L'Ucraina continua ad avanzare a Kherson, colloquio tra Austin e Sergei Shoigu
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L'Ucraina continua ad avanzare a Kherson, colloquio tra Austin e Sergei Shoigu

L'Ucraina rivendica la riconquista di numerose città nella regione di Kherson, dove l'amministrazione di occupazione russa sta evacuando migliaia di civili per trasformarla in una «fortezza» militare

L'Ucraina continua ad avanzare a Kherson, colloquio tra Austin e  Sergei Shoigu
Occupazione russa a Kherson
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22 Ottobre 2022 - 12.21


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La guerra in Ucraina avanza e non ci sono all’orizzonte negoziati.  L’Ucraina rivendica la riconquista di numerose città nella regione di Kherson, dove l’amministrazione di occupazione russa sta evacuando migliaia di civili per trasformarla in una «fortezza» militare. «Regione di Kherson: recuperate 88 località», ha reso noto su Telegram un consigliere della presidenza ucraina, Kirilo Timoshenko, senza specificare quando sono state riconquistate. Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha accolto con favore i «buoni risultati» della controffensiva lanciata a fine settembre, che ha consentito all’esercito ucraino di recuperare territorio e sequestrare armi e munizioni alle truppe russe. L’avanzata ucraina verso est e sud ha recentemente acquisito nuovo slancio sul fianco meridionale di Kherson, la prima grande città ucraina a cadere in mano ai russi a marzo. 

 Secondo le autorità di occupazione russe, quattro persone sono rimaste uccise, tra cui due giornalisti, durante un bombardamento notturno ucraino del ponte Antonivskiy, situato sul fiume Dnepr e utilizzato per le evacuazioni. L’Ucraina ha negato di prendere di mira i civili. «Non attacchiamo le infrastrutture critiche. Non attacchiamo località e città pacifiche», ha detto in televisione una portavoce dell’esercito ucraino, Nataliya Gumenyuk. Di fronte all’avanzata ucraina, le autorità di occupazione russe dichiarano che stannno trasformando la città di Kherson in «una fortezza». Hanno anche esortato i civili ad attraversare la riva sinistra del fiume Dnepr. 

Giovedì, il vice capo dell’occupazione russa di Kherson, Kiril Stremusov, ha detto che circa 15.000 persone sono già partite. La sua amministrazione prevede di spostare «da 50.000 a 60.000» nei prossimi giorni. Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, Oleksiy Danilov, ha affermato che queste evacuazioni sono in realtà una «deportazione di massa» che cerca di cambiare «la composizione etnica del territorio occupato». Nella stessa regione, l’Ucraina ha accusato le forze russe di aver piazzato mine nella diga di Kajovka, per provocare una «catastrofe». Se la diga esplode, «più di 80 città, inclusa Kherson, saranno nella zona delle inondazioni improvvise», ha avvertito Zelensky. «Ciò potrebbe distruggere l’approvvigionamento idrico di gran parte dell’Ucraina meridionale» e influire sul raffreddamento dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhia, che riceve l’acqua dal lago artificiale di 18 milioni di metri cubi, ha aggiunto.

 Il primo ministro ucraino Denys Chmygal ha chiesto l’invio «immediato» di una missione di osservazione internazionale per la diga. Nei giorni scorsi la Russia ha preso di mira le centrali elettriche ucraine, costringendo il Paese a limitare il consumo di elettricità. 

Sul fronte diplomatico, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo russo, Sergei Shoigu, in cui lo ha esortato a mantenere aperti tutti i «canali di comunicazione» sulla guerra in Ucraina. È stata la seconda telefonata tra i due funzionari da quando Mosca ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio. La precedente è del 13 maggio. 

Austin ha anche ribadito al suo omologo ucraino Oleksiy Reznikov l’impegno «incrollabile» degli Stati Uniti a continuare a sostenere l’Ucraina, ha riferito il portavoce del Pentagono. 

L’Unione Europea ha annunciato che sta preparando un piano di aiuti economici per l’Ucraina di 1.500 milioni di euro al mese (un importo simile in dollari), a partire dal 2023. Zelensky ha accusato la Russia di aver «deliberatamente» ritardato l’esportazione di grano dai porti ucraini ai paesi dell’Africa e dell’Asia. L’Ucraina ha anche espresso il timore che la Russia apra un altro fronte dal territorio della Bielorussia, un paese alleato con la Russia. Ma il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha assicurato he il suo Paese non ha «bisogno» di una guerra. Da parte loro, gli Stati Uniti hanno assicurato che l’Iran stava inviando truppe nella penisola di Crimea (occupata dalla Russia dal 2014) per aiutare le forze russe a far funzionare droni suicidi di fabbricazione iraniana. In questo senso Francia, Germania e Regno Unito hanno chiesto all’Onu di indagare sulla «violazione da parte dell’Iran» di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che vieta il trasferimento di materiale militare. L’Iran è già stato preso di mira dalle sanzioni occidentali per aver consegnato questi dispositivi alla Russia, sebbene sia Teheran che Mosca neghino tale cooperazione. 

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