Guerra in Ucraina, una prima ammissione: il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha ammesso oggi che Teheran ha fornito “un limitato numero di droni alla Russia mesi prima della guerra” in Ucraina, “ma non missili”.
Parlando alla stampa a margine di un evento a Teheran, il ministro ha ricordato che era stato “concordato con il ministro degli Esteri ucraino di fornirci le prove” sull’uso di droni iraniani da parte della Russia in Ucraina. A questo scopo, “una delegazione iraniana è andata in un Paese europeo due settimane fa, ma la delegazione ucraina non si è presentata a causa delle pressioni di Stati Uniti e Germania”.
Amirabdollahian ha quindi riferito che in un nuovo colloquio avuto “alcuni giorni fa con la mia controparte ucraina, è stato deciso che, se hanno delle prove, ce le daranno”.
“Se manterranno la parola, potremo valutare questa questione nei prossimi giorni” e “se risulterà che la Russia ha usato droni iraniani nella guerra in Ucraina, non rimarremo indifferenti”, ha annunciato il ministro, ricordando che la posizione di Teheran è a favore della “fine della guerra, del ritorno delle parti al negoziato e del rientro dei rifugiati nelle loro case”.