La Russia ha quasi esaurito la scorta di droni di fabbricazione iraniana utilizzati negli attacchi soprattutto contro le infrastrutture ucraine. Lo riferisce l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. «Da settembre, la Russia ha probabilmente lanciato contro l’Ucraina centinaia di droni di fabbricazione iraniana… e ha ampiamente utilizzato queste armi contro obiettivi militari tattici e contro la rete elettrica ucraina… recentemente i comandanti russi probabilmente hanno utilizzato i droni di origine iraniana con priorità contro le strutture mediche, come obiettivi di opportunità, per colpire con munizioni guidate se identificati», si legge nel report”, si legge nel report.
«La Russia probabilmente ha concepito la campagna effettuata con i droni per sopperire alla sua grave carenza di missili da crociera, ma l’approccio ha avuto un successo limitato. La maggior parte dei droni lanciati sono stati neutralizzati», riferisce ancora l’intelligence britannica, aggiungendo che «,essun attacco di droni Uav e Owa è stato segnalato pubblicamente dal 17 novembre. La Russia ha probabilmente quasi esaurito le sue scorte attuali, ma probabilmente cercherà di rifornirsi».
«La Russia può probabilmente procurarsi i droni Uav dall’estero più rapidamente di quanto possa produrre nuovi missili da crociera a livello nazionale», conclude il report.