iamo davvero circondati da problemi, scandali ed ingiustizie prima fra tutte l’orribile prosecuzione della guerra in Ucraina a causa della guerra oscena scatenata da Putin che con cinismo senza limite vuole rovesciare le sue responsabilità accusando gli ucraini di essere colpevoli perché contrari alla trattativa se non alle condizioni di Mosca .
Ma il compatto schieramento dei paesi liberi non teme la campagna propagandistica della Russia. Nonostante massacri, bombardamenti, missili contro le centrali e le risorse idriche ed elettriche che mettono in tilt intere città e quartieri privando addirittura di luce ed acqua un popolo martoriato perfino negli ospedali, nelle scuole con la neve che incalza e tende tutto più disumano e tragico, l’eroica Ucraina non pensa alla resa.
Colpisce tra le tante nefandezze del nuovo “zar” il tono irridente con cui ha respinto la rinnovata disponibilità del Vaticano di ospitare colloqui di pace ignorando del tutto la tradizione che ha visto molti anni fa ai tempi di Krusciov e Kennedy la mediazione importante svolta da papa Giovanni XXIII in occasione della grave crisi dei missili.Certo allora c’erano leader degli opposti schieramenti che non smarrivano del tutto il senso di umanità e di responsabilità necessari per impedire una catastrofe nucleare.
Oggi invece si colpiscono città , scuole , chiese , abitazioni ed ospedali sparando all’impazzata droni iraniani acquistati dal Cremlino. Si arriva a scoprire l’esistenza di camere di tortura per i bambini ucraini. Questa guerra provoca crudeltà che ricordano scene di film orribili dedicati alle nefandezze del nazismo.
La guerra è davvero la realtà più tragica e feroce e aiuta a comprendere gli appelli accorati e ripetuti da Papa Francesco. In questo contesto arriva la bomba tremenda della corruzione al parlamento Europeo, confermando che la bramosia di potere e l’ingordigia del denaro raggiungono e screditano anche le istituzioni che dovrebbero rappresentare per tutti i cittadini garanzia di impegno serio di crescita e di progresso specie per i ceti più fragili e segni di particolare attenzione e tutela. Tragedia analoga prosegue intanto il suo perverso percorso nella situazione iraniana dove vengono colpiti giovani e soprattutto le donne sull’uso del velo , tragico strumento di repressione e di terrore per tentare di sconfiggere un movimento sempre più vasto per giungere ad un cambiamento e l’affermazione dei diritti di libertà e di dignità delle persone.
Proprio ieri le NaIoni Unite hanno espulso l’Iran dal comitato mondiale di tutela della donna. Piaga orribile e diffusa in molti paesi. Piccolo segnale positivo invece dall’intervento del presidente del Consiglio alla vigilia della sua partecipazione per la prima volta al consiglio Europeo. Quasi in coincidenza con un giudizio positivo e comprensivo delle difficoltà italiane , in vista dell’ impegnativa scadenza dell’approvazione del bilancio di fine anno. Il cammino però resta difficile e lungo con la speranza che senso di responsabilità e l’interesse dell’Italia faccia migliorare il clima complessivo con un atteggiamento più positivo da parte di tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione.
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