Un tribunale della città di Sebastopoli, nella penisola di Crimea, ha condannato oggi il cittadino russo Yevgeni Petrushin, arrestato nell’aprile 2021, a dodici anni di carcere da scontare in una colonia penale con l’accusa di “aver seguito le istruzioni dell’intelligence ucraina tra il 2020 e il 2021 nel raccogliere e trasmettere informazioni sulle attività della flotta del Mar Nero, dati utilizzabili per minare la sicurezza della Russia”.
Il servizio di sicurezza federale russo (Sfb) ha indicato in un comunicato che l’uomo è stato anche condannato a pagare una multa di 100.000 rubli, circa 1.400 Euro, secondo l’Interfax. Le sue attività sono state rilevate dai membri delle unità militari di controspionaggio dell’Fsb.