L’Italia ha inviato armi all’Ucraina e da un po’ di tempo la Russia tenta di sottolineare il ruolo ‘negativo’ (ai loro occhi dell’Italia che fino a poco tempo fa – a causa di Salvini e Berlusconi – consideravano un paese molto morbido nei loro confronti.
I missili anticarro «Milan» di fabbricazione italiana catturati al nemico aiutano i difensori della Repubblica popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini.
E’ la nuova accusa lanciata dall’ambasciata russa in Italia sugli armamenti forniti all’Ucraina. «Almeno quest’arma è in buone mani. Nel frattempo, secondo i dati dell’Europol, molte armi della Nato, fornite al regime di Kiev, finiscono sul mercato nero e vengono rivendute alle organizzazioni criminali in Europa e altrove», si legge nel messaggio pubblicato sul profilo Telegram dell’ambasciata. E invece le armi perse dai russi in questi mesi di guerra vengono raccolte dalle dame di carità…