Uno stato di polizia, visto l’alto livello di repressione di Putin. Tutte le corse di taxi sotto la lente di ingrandimento dei Servizi russi. L’Fsb, infatti, ha chiesto di avere “accesso remoto ventiquattr’ore su ventiquattro” ai database degli aggregatori di taxi.
Anche i servizi Yandex sono stati inclusi in questo registro. Ora si attende che il governo esaudisca questa richiesta con un provvedimento ad hoc.
Per i servizi di taxi che non sono inclusi nel registro c’è l’obbligo a fornire informazioni ai servizi speciali entro 10 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta. E se c’è una nota “urgente” nella richiesta, entro tre giorni. Nel caso in cui il servizio taxi non sia in grado di fornire le informazioni richieste entro il periodo specificato, deve informare sul tempo necessario per soddisfare la richiesta, nonché fornire una giustificazione per il ritardo.
Questa è un’ulteriore stretta sui movimenti, già lo scorso dicembre il presidente Vladimir Putin aveva firmato una legge sul funzionamento dei taxi. Tra le altre cose, obbligava i conducenti e i servizi di taxi a memorizzare per sei mesi i dati sui viaggi effettuati e trasferire queste informazioni ai Servizi su richiesta delle forze dell’ordine.