Accuse e contro-accuse: il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha accusato Viacheslav Zanevski, ex capo della squadra di sicurezza dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, di presunta «complicità con uno Stato aggressore (la Russia ndr)».
L’intelligence ucraina ha precisato che si terrà un processo `in absentia´, dato che Zanevski è attualmente in Russia, e ha indicato che esistono «prove sufficienti contro di lui».
La Sbu ha spiegato che l’imputato, che avrebbe agito sotto la copertura di uno dei suoi figli, militare delle forze russe, «ha aiutato il regime russo e ha soppresso i movimenti di resistenza ucraina» nelle zone di Kherson e Mykolaiv, «consigliando le truppe di Mosca sulle tattiche da seguire per affrontare le forze ucraine», secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform.
Presidente dal 2010 al 2014, quando venne destituito in seguito alla rivolta nota come Euromaidan, Yanukovich, filorusso, è stato condannato a 13 anni di carcere con l’accusa di alto tradimento.