Nelle ultime settimane, le forze militari russe hanno rafforzato le posizioni difensive dentro e intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Lo hanno raccontato quattro testimoni.
Nuove trincee sono state scavate intorno alla città e sono state deposte altre mine. Le telecamere di sorveglianza dell’impianto puntano a nord attraverso un ampio bacino idrico verso il territorio controllato dall’Ucraina.
I russi hanno allestito postazioni di fuoco in cima ad alcuni degli edifici della centrale per diversi mesi. Secondo i rapporti, sono state anche erette reti come possibile deterrente per i droni.
Le misure sono state descritte da due ucraini che lavorano presso la centrale e da altri due residenti nella città di Enerhodar che hanno parlato in condizione di anonimato a causa dei timori per la loro incolumità in una città sotto occupazione russa.
Petro Kotin, il capo dell’agenzia nucleare ucraina Energoatom, ha detto di non credere che le forze ucraine facciano un attacco direttamente sul sito, ma che avrebbero invece potuto tentare di costringere i russi a ritirarsi tagliando le linee di rifornimento.
La Russia ha sequestrato la centrale elettrica nei primi giorni della sua invasione su vasta scala dell’Ucraina e da allora l’ha detenuta.
