La guerriglia interna ha scombinato i piani di Mosca che adesso è attaccata anche dietro le linee: di fronte ai continui attacchi delle milizie anti-Putin russe, Mosca dovrà decidere se rafforzare le difese nelle sue regioni o quelle al fronte in Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.
Il rapporto pubblicato su Twitter ricorda che ieri gruppi di partigiani russi hanno attaccato la regione russa di Belgorod per la seconda volta in dieci giorni.
In una situazione di battaglia complessa, osservano gli esperti di Londra, presunti droni hanno colpito anche la città di Belgorod (che si trova a35 km da confine con l’Ucraina), mentre le autorità hanno evacuato i civili dalla città di confine di Shebikino in seguito ai bombardamenti ucraini.
Secondo il ministero della Difesa russo, Mosca ha dispiegato l’intera gamma di potenza di fuoco militare sul proprio territorio, compresi gli elicotteri d’attacco e il lanciarazzi termobarico pesante TOS-1A. Per questo, conclude il rapporto, «i comandanti russi si trovano ora di fronte al grave dilemma se rafforzare le difese nelle regioni di confine della Russia o rafforzare le linee nell’Ucraina occupata».