Il capo dei mercenari russi Yevgeny Prigozhin ha ribadito mercoledì il rifiuto dei suoi combattenti Wagner di firmare contratti con il ministero della Difesa, un giorno dopo che il presidente Vladimir Putin aveva dichiarato che gli accordi erano necessari.
In una rara dimostrazione di sfida diretta al leader russo, Prigozhin ha dichiarato: “Nessuno dei combattenti di Wagner è pronto a ripercorrere la strada della vergogna. Ecco perché non firmeranno i contratti”.
In un incontro televisivo di martedì, Putin ha appoggiato l’invito del ministero della Difesa ai combattenti “volontari” in Ucraina a firmare contratti con il comando militare del Paese, ampiamente considerato come un mezzo per affermare il controllo su Wagner.
Putin ha affermato che i contratti sono necessari per consentire a tutti i partecipanti alla campagna russa in Ucraina di ricevere i pagamenti di sostegno sociale a cui hanno diritto. Questi includono il risarcimento ai combattenti se vengono feriti e alle loro famiglie se vengono uccisi in azione.
Dall’anno scorso Prigozhin ha ingaggiato un’aspra faida pubblica con il Ministro della Difesa Sergei Shoigu e con i vertici dell’esercito, accusandoli di non aver fornito un supporto adeguato e munizioni alle forze Wagner in Ucraina, causando così un aumento delle perdite.
Nelle dichiarazioni di mercoledì, tuttavia, ha affermato di ritenere che Putin e il parlamento troveranno una “soluzione di compromesso” per consentire ai combattenti Wagner di ricevere sia garanzie sociali che uno status certificato di combattenti.