Il Cremlino ha dichiarato di non avere informazioni su dove si trovi Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo mercenario Wagner che ha guidato l’insurrezione.
Secondo i termini di un accordo che ha posto fine all’ammutinamento del fine settimana, a Prigozhin sarebbe stato permesso di trasferirsi in Bielorussia, e ai suoi combattenti sarebbe stata data la possibilità di unirsi alle forze armate regolari russe o di trasferirsi in Bielorussia con lui.
Reuters riferisce che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto al suo regolare briefing informativo che l’accordo che poneva fine all’ammutinamento era in fase di attuazione e che il presidente Vladimir Putin ha sempre mantenuto la sua parola. Ha detto di non sapere quanti combattenti Wagner avrebbero firmato contratti con il Ministero della Difesa dopo l’accordo.
Il Cremlino ha detto che Putin parlerà ai membri delle unità militari russe, della Guardia nazionale, delle forze di sicurezza e di altri che hanno contribuito a mantenere l’ordine durante l’ammutinamento di sabato dei combattenti mercenari.
In precedenza, un aereo collegato a Prigozhin è atterrato vicino a Minsk in Bielorussia e secondo alcune iopotesi a bordo c’era Prigozhin.
In un discorso di oggi nella capitale della Bielorussia, il leader Alexander Lukashenko, ha affermato che è stato “doloroso” assistere allo svolgersi degli eventi in Russia e di aver messo in piena allerta le truppe e la polizia bielorusse durante la crisi.
