I mercenari della Wagner si avvicinano al confine polacco: Varsavia teme provocazioni
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I mercenari della Wagner si avvicinano al confine polacco: Varsavia teme provocazioni

Oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si starebbero avvicinando al corridoio di Suwalki, in territorio polacco, compreso tra la Bielorussia e l'enclave russa di Kaliningrad.

I mercenari della Wagner si avvicinano al confine polacco: Varsavia teme provocazioni
Forze speciali bielorusse e mercenari della Wagner
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29 Luglio 2023 - 20.01


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Situazione critica:  oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si starebbero avvicinando al corridoio di Suwalki, in territorio polacco, compreso tra la Bielorussia e l’enclave russa di Kaliningrad.

«Ora la situazione è ancora più pericolosa . Abbiamo informazioni che oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si sono spostati verso il corridoio di Suwalki, vicino a Grodno, in Bielorussia», avverte il premier polacco, Mateusz Morawiecki, secondo cui questo rappresenta un passo «ulteriore verso un attacco ibrido nel nostro territorio.

Probabilmente si travestiranno da guardie di frontiera bielorusse e aiuteranno gli immigrati clandestini a entrare in Polonia», oppure «cercheranno di infiltrarsi fingendosi immigrati clandestini».

Parole che riaccendono le tensioni al confine con il Paese Nato in una fase particolarmente calda di una guerra, quella in Ucraina, combattuta su più fronti. Come quello di Bakhmut; vicino alla località occupata si è recato Volodymyr Zelensky, per incontrare gli uomini delle forze speciali ucraine, di cui ha lodato «il coraggio».

Come Mykhailo Podolyak, secondo cui il ruolo delle forze speciali in futuro saranno chiamati ricercare «i criminali di guerra» ovunque, «anche nei loro rifugi in Russia». Tra i territori di cui Kiev punta riprendere il controllo c’è anche la Crimea, annessa da Mosca nel 2014. Proprio nella penisola, riferiscono le autorità filorusse, 12 razzi a lungo raggio Storm Shadows lanciati da Kiev per colpire la ferrovia di collegamento con il Kherson, sarebbero stati distrutti; mentre l’intelligence ucraina riferisce dell’esplosione, a seguito di un’azione di sabotaggio, di un deposito di munizioni nella Baia dei cosacchi, non molto lontano da Sebastopoli.

Città strategicamente cruciale questa, come lo è, più a nord Odessa, oggetto di violenti raid russi nei giorni scorsi, che secondo Kiev hanno preso di mira anche il patrimonio artistico della città. Eventuali danni saranno valutati dalla missione Unesco arrivata nella località.

Situazione tesa anche Zaporizhzhia, dove un uomo e una donna sono morti a seguito di un raid russo. Del conflitto si è discusso durante il vertice Russia-Africa svoltosi a San Pietroburgo. Putin parla di «discussione franca e utile» con i leader incontrati. Ma sull’accordo per il transito del grano sul Mar Nero, l’Unione africana (Ua) non fa sconti: «Le interruzioni delle forniture di energia e grano devono finire immediatamente. L’accordo sul grano deve essere esteso a beneficio di tutti i popoli del mondo, in particolare di quelli africani», sottolinea il presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki Mahamat.

I Paesi africani sono interessati a una soluzione diplomatica della crisi ucraina. Sul punto la portavoce degli Esteri russi, Maria Zakharova, fa sapere che Mosca ha sinora ricevuto «30 iniziative di pace». Ma, nello stesso tempo, la Russia continua a difendere l’operazione militare, mettendo a tacere la dissidenza interna. E’ successo a Lidia Prudovskaya, sotto inchiesta penale per aver «screditato l’esercito» russo con alcuni post sui social media contrari al conflitto. La donna comparirà davanti agli investigatori la prossima settimana; assieme a lei sono stati chiamati a testimoniare anche i due figli, di 9 e 10 anni.

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