Migrazione (e fame) come arma: nella prima metà del 2023, un totale di 45.338 persone sono entrate in Germania senza permesso, in particolare dalla cosiddetta `rotta orientale´. Il 27% dei migranti clandestini è passato dalla frontiera polacca, il 18 per cento dall’Austria e il 10 per cento dalla Repubblica Ceca. Un dato che, secondo il sindacato della polizia tedesca, è legato ad una «collaborazione» tra Russia e Bielorussia che ha lo scopo di «indebolire con l’immigrazione di massa l’Europa e la Germania».
Il vicepresidente del Sindacato della polizia tedesca (Dpolg), Heiko Teggatz, ha affermato in un’intervista a Bild che «i trafficanti di esseri umani hanno trovato una via promossa da Russia e Bielorussia grazie alla `rotta orientale´».
Per Teggatz c’è una collaborazione tra il presidente russo Vladimir Putin e quello Bielorusso, Aleksandr Lukashenko che hanno fatto «causa comune» con i trafficanti, dato che molti migranti «hanno visti o timbri russi sui loro passaporti». Il sindacalista ha rivolto un appello alla ministra dell’Intern tedesco, Nancy Faser, affinché introduca «immediatamente» i controlli alle frontiere per scongiurare rischi per la vita dei profughi.
Secondo Sven Hueber, vicepresidente del Sindacato di polizia tedesco (Gdp), il traffico illegale di migranti provenienti in Germania da Slovacchia e Biellorussia sta esplodendo. «La Bielorussia lascia fare ai trafficanti di esseri umani quello che vogliono», ha detto Hueber sempre parlando con Bild. Il sindacalista del Gdp ha quindi evidenziato come, dall’inizio della guerra in Ucraina, sono venuti a mancare lo scambio di informazioni e la cooperazione con Russia e Bielorussia per il controllo dei flussi di migranti che arrivano attraverso questi due Paesi.
