Veleno e veleni, tipici della attività degli 007 russi e di chi collabora con loro.
Le autorità tedesche stanno indagando su un possibile tentativo di avvelenamento a Monaco lo scorso autunno di una giornalista dissidente russa che aveva scritto articoli critici sull’invasione dell’Ucraina da parte del suo Paese. Lo ha confermato il procuratore di Berlino, citato dai media locali.
Ieri la reporter Elena Kostyuchenko ha raccontato all’emittente in lingua russa Meduza di essere stata informata a marzo da una fonte dei servizi militari ucraini su piani di Mosca per assassinarla. Kostyuchenko, che all’epoca scriveva per l’allora quotidiano indipendente Novaya Gazeta con sede in Ucraina, inizialmente era riuscita a fuggire a Berlino. Il 17 ottobre si era recata a Monaco per richiedere un visto ucraino per continuare a coprire la guerra per Meduza, un sito di notizie indipendente con sede in Lettonia.
Durante il viaggio di ritorno in treno a Berlino ha iniziato a manifestare sintomi di avvelenamento: forti mal di testa, debolezza, mancanza di respiro e nausea, seguiti poco dopo da gonfiore del viso e degli arti. I test medici condotti 10 giorni dopo i suoi primi sintomi hanno mostrato un aumento degli enzimi epatici cinque volte superiore al normale, così come il sangue nelle urine. Kostyuchenko afferma di essere stata successivamente interrogata da un detective tedesco che aveva condotto le indagini sull’uccisione di Zelimkhan Khangoshvili, un esule ceceno ucciso da un assassino russo in un parco nel centro di Berlino nel 2019.
«Posso confermare che il procuratore di Berlino sta indagando contro un autore sconosciuto», ha detto un portavoce delle autorità tedesche spiegando che dopo che l’indagine era stata inizialmente chiusa a maggio per mancanza di prove di un tentativo d’avvelenamento è stata poi riaperta a luglio. La decisione di riaprire le indagini è stata dovuta a «ulteriori considerazioni» sulle circostanze piuttosto che a nuove prove emerse.
Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), una ong con sede a New York, ha invitato le autorità tedesche a indagare in modo trasparente sulle accuse sollevate dalla Kostyochenko. Ha inoltre esortato le autorità della Georgia a indagare sulle denunce di un tentativo di avvelenamento della giornalista radiofonica russa Irina Babloyan. «Le notizie secondo cui le reporter Kostyuchenko e Babloyan potrebbero essere state avvelenate sono estremamente allarmanti e devono essere indagate immediatamente», ha affermato il Cpj aggiungendo che «le autorità tedesche e georgiane dovrebbero trattare queste accuse con la massima serietà e fare tutto il possibile per salvaguardare la vita dei giornalisti che vivono in esilio».