Alti funzionari ceceni hanno applaudito il figlio dell’uomo forte ceceno Ramzan Kadyrov per aver picchiato un adolescente che era stato arrestato all’inizio di quest’anno con l’accusa di aver bruciato il Corano.
Nikita Zhuravel, 19 anni, è stata arrestato a maggio perché sospettato di aver bruciato pubblicamente un Corano nella regione sud-occidentale di Volgograd. Il procedimento penale contro di lui è stato consegnato agli inquirenti nella repubblica a maggioranza musulmana della Cecenia dopo “molteplici richieste da parte dei residenti”.
Avvocati e attivisti hanno avvertito che il trasferimento di Zhuravel in Cecenia, che ha una storia di violazioni dei diritti umani sotto il governo di 16 anni di Kadyrov, ha messo il giovane a rischio di tortura e persino di morte.
La commissaria presidenziale russa per i diritti umani Tatiana Moskalkova ha rilasciato una dichiarazione questa settimana affermando di aver ricevuto una denuncia da Zhuravel che accusava il figlio quindicenne del leader ceceno, Adam, di averlo picchiato durante la detenzione. La controparte di Moskalkova in Cecenia ha promesso di indagare sull’incidente.
Ma gli stretti alleati di Kadyrov, Adam Delimkhanov e Magomed Daudov, hanno elogiato il giovane Kadyrov per le sue azioni “giustificate”.
“I deputati della Duma di Stato, i senatori russi della Repubblica di Cecenia e io sosteniamo personalmente Adam Ramzanovich”, ha detto Delimkhanov, che è un membro della Duma della Camera bassa russa.
“Considerando l’atroce crimine di questo subumano Zhuravel, Adam ha agito in modo molto umano lasciandolo vivere”, ha aggiunto Delimkhanov.
Daudov, il presidente del parlamento regionale della Cecenia, ha affermato che sia i ceceni che i russi “non solo comprendono, ma sostengono e appoggiano con fervore” il figlio di Kadyrov.
In un post di venerdì sull’app di messaggistica Telegram, Daudov ha affermato che l’acrobazia del rogo del Corano era un’operazione speciale ucraina per provocare un conflitto religioso in Russia.
