Il ricercatore: "Nelle televisioni italiane una presenza sproporzionata della propaganda russa"
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Il ricercatore: "Nelle televisioni italiane una presenza sproporzionata della propaganda russa"

Matteo Pugliese, un ricercatore italiano di sicurezza e terrorismo presso l'Università di Barcellona, ha monitorato la processione di alti funzionari governativi russi, ideologi e personalità dei media ospitati dalle reti televisive italiane

Il ricercatore: "Nelle televisioni italiane una presenza sproporzionata della propaganda russa"
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31 Agosto 2023 - 14.55


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Lorenzo Tondo del Guardian ha ascolato un ricercatore italiano dell’università di Barcellona che si occupa di sicurezza e terrorismo. E ha affrontato una questione già dibattito in Italia.

Sebbene il governo di estrema destra italiano sia uno dei più forti sostenitori europei dell’Ucraina – da detto Tondo – la propaganda e la disinformazione russa permeano i media italiani, cosa che i ricercatori attribuiscono alla politica e all’antiatlantismo storico, con ospiti apertamente filo-russi invitati ai talk show più popolari del paese. Un sondaggio di Ipsos pubblicato ad aprile ha rivelato che quasi il 50% degli italiani preferisce non schierarsi nel conflitto.

Matteo Pugliese, un ricercatore italiano di sicurezza e terrorismo presso l’Università di Barcellona, ha monitorato la processione di alti funzionari governativi russi, ideologi e personalità dei media ospitati dalle reti televisive italiane da quando è iniziata l’invasione russa.

Tra questi figurano il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e la sua portavoce Maria Zakharova; l’ideologo ultranazionalista russo Alexander Dugin; Olga Belova, giornalista di Russia 24, un’emittente che ha negato la strage di Bucha; e Yulia Vityazeva, giornalista di NewsFront (basato nella Crimea occupata dalla Russia e operato dal FSB), che in un post su Telegram si è augurata che una bomba colpisse l’Eurovision Song Contest di Torino dopo la vittoria dell’Ucraina.

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“Rispetto ad altri paesi dell’Europa occidentale, l’Italia ha dato un’esposizione sproporzionata alla propaganda russa, a mio avviso semplicemente perché i produttori televisivi volevano aumentare lo share di certi programmi con dibattiti accesi”, ha detto Pugliese.

Ho cercato di rendere la traduzione il più fluida possibile, senza sacrificare l’accuratezza. Spero che sia di tuo gradimento.

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