Le solite minacce. Colpire i nostri obiettivi da parte degli americani significa iniziare una guerra mondiale, e un ministro degli Esteri, anche di un Paese come la Polonia, dovrebbe capirlo».
Lo scrive su X Dmitrij Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza di Mosca, replicando ad un intervista di ieri del ministro polacco al Guardian, all’indomani anche delle parole del segretario generale della Nato Stoltenberg che ha invitato gli alleati a togliere il divieto per Kiev di usare le forniture militari atlantiche in territorio russo.
La controparte polacca – aggiunge Medvedev – di una strana creatura chiamata Blinken, con un cognome molto più sonoro Sikorski, a quanto pare, ha deciso di spaventare i suoi stessi padroni. Ha dichiarato quanto segue: `gli americani hanno detto ai russi che se fate esplodere una bomba atomica, anche se non uccide nessuno, colpiremo tutti i vostri obiettivi in Ucraina con armi convenzionali, li distruggeremo tutti´. Innanzitutto – prosegue – gli yankee finora non hanno detto proprio niente del genere perché sono più cauti dei polacchi. In secondo luogo, colpire i nostri obiettivi da parte degli americani significa iniziare una guerra mondiale, e un ministro degli Esteri, anche di un paese come la Polonia, dovrebbe capirlo».
«In terzo luogo, considerando che un altro polacco, Duda, ha recentemente annunciato di voler utilizzare le armi nucleari tattiche in Polonia, Varsavia non sarà lasciata fuori e riceverà sicuramente la sua parte di ceneri radioattive. Ãê quello che volete veramente? I polacchi sono risentiti; sono così da oltre 400 anni…», conclude il suo post Medvedev.