La Cia accusa Netanyahu di non volere un piano post guerra a Gaza per tenersi l'estrema destra
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La Cia accusa Netanyahu di non volere un piano post guerra a Gaza per tenersi l'estrema destra

 Un rapporto della Cia circolato tra i vertici dell'amministrazione Usa questa settimana conclude che Benjamin Netanyahu ritiene che possa andare avanti senza definire un piano post guerra a Gaza,

La Cia accusa Netanyahu di non volere un piano post guerra a Gaza per tenersi l'estrema destra
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7 Giugno 2024 - 15.25


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 Un rapporto della Cia circolato tra i vertici dell’amministrazione Usa questa settimana conclude che Benjamin Netanyahu ritiene che possa andare avanti senza definire un piano post guerra a Gaza, sfidando quindi le pressioni che arrivano dall’amministrazione Biden per mettere fine al conflitto.

Nel documento, datato 3 giugno, e rivelato oggi dalla Cnn, si legge che il premier israeliano «probabilmente ritiene che può mantenere il sostegno dei suoi vertici di sicurezza ed evitare defezioni» da parte dei membri di estrema destra della sua coalizione limitandosi a discutere del futuro di Gaza in «termini vaghi».

Il rapporto, finora rimasto riservato, rappresenta uno dei documenti più aggiornati dell’intelligence americana sulla predisposizione di Netanyahu. E indica un netto cambiamento del modo in cui l’amministrazione Biden considera Israele, meno un alleato affidabile e più un governo straniero imprevedibile che si deve analizzare e comprendere, aggiunge l’emittente americana.

Nel rapporto si dettaglia infatti come Netanyahu stia sfidando la pressione non solo Usa ma anche di membri moderati del suo governo per definire un «end game» per Gaza. E si avvisa che quello che il premier israeliano dice pubblicamente è probabilmente vero, cioè che si impegnerà seriamente nella questione del dopoguerra dopo aver ottenuto «quelle che ritiene essere i requisiti chiave di sicurezza, cosa per la quale potrebbero essere necessari mesi».

Leggi anche:  Israele, il popolo cancellato e vessato: i beduini

Tra questi requisiti c’e’ il completamento delle «principali operazioni militari» e l’eliminazione del comandante militare di Hamas, Mohammed Deif, considerato uno dei principali pianificatori degli attacchi del 7 ottobre. Israele ha cercato diverse volte di colpirlo e sebbene sia stato ferito si ritiene che sia ancora vivo.

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