La Russia ha arrestato un lavoratore di una ONG francese sospettato di spiare i suoi militari, una mossa che probabilmente metterà ulteriormente a dura prova le già difficili relazioni con Parigi. Il messaggio a Macron è chiarissimo.
Le autorità russe hanno affermato, senza fornire prove, che il francese era coinvolto nella “raccolta mirata di informazioni nel campo delle attività tecnico-militari della Federazione Russa”.
Hanno avviato un procedimento penale contro di lui per presunta violazione della legge del paese che richiede a chiunque riceva sostegno straniero di registrarsi come “agente straniero”.