L’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che «quando il primo ministro ha sentito la notizia di una pausa umanitaria nei combattimenti per 11 ore al giorno, ha detto al suo segretario militare che ciò era inaccettabile».
Lo riporta Haaretz aggiungendo che dopo un chiarimento con le forze militari «il primo ministro è stato informato che non vi è alcun cambiamento nella politica dell’IDF e che i combattimenti a Rafah continueranno come previsto».
Quindi nulla fare. Nessuna umanità.