Il terzo giorno delle sfilate di Milano Moda Donna ha visto in passerella Moschino, che affronta la stagione calda di petto in modo audace e sfacciato. L’estate si sprigiona con tutta la forza del colore nella sua collezione primavera-estate 2013. Le radici affondano nella pop art degli anni Sessanta per riportare in auge linee pulite, colori forti ed effetti grafici audaci. Rossella Jardini, direttore creativo della casa, ha sviluppato una collezione femminile lavorando su una grammatica della moda molto semplice mettendo testa e mani nella beat generation.
Ad aprire la sfilata sono i modelli in bianco e nero, usato soprattutto nei dettagli. Si inizia con i mini abiti o maglie allungate, per poi evolvere nel colore, come seguendo un’ideale progressione tecnologia della televisione, che dal bianco e nero arriva al trionfo del colore degli anni Sessanta. Brillanti, mescolati insieme in modo libero, quasi confuso: arancio, rosa, blu e giallo. La linea esplora lo spettro dei colori, nessuno escluso. La Jardini decide di conferire un effetto grafico anche nei tagli dei modelli.
Grande protagonista della giornata è stato Versace con passerelle, musica e la grande voce di Beth Ditto, la cantante più curvy che ci sia. Sartorialità e lingerie, nero e nudo, per la prima linea di Donatella Versace; catene, colori forti e pizzo laccato per Versus, il marchio grintoso che la maison ha affidato al trentenne stilista scozzese Christopher Kane.