“Orsanti”: in tanti oggi non conoscono nemmeno la parola. Erano girovaghi, ammaestratori di
orsi (da cui “orsanti”), di cammelli (”cammellanti”), di scimmie (”scimmianti”) che, tra il Settecento
e l’Ottocento, partendo dal nostro povero Appennino – dall’alta valle del Taro – si sparsero per
tutta Europa e talvolta anche più in là.
Storie avventurose di artisti musicanti e ammaestratori di animali, che portarono i loro spettacoli
errando per un mondo allora sconosciuto: Parigi, Odessa, Amsterdam, Istanbul e altri posti dal
nome leggendario che qui da noi non si sapeva nemmeno dov’erano.
Tra le testimonianze del Museo degli Orsanti scopriamo un mondo a metà tra leggenda e
miseria, quasi sconosciuto alla storia della nostra Regione.
Sulle tracce degli orsanti si respirano i valori, le amarezze, le gioie della vita “ramenga”, uno
strano misto fra frustrazione e quel pizzico di anarchica avventura girovaga che, in fondo,
ognuno di noi ha sognato almeno una volta nella vita.
Ai tempi dell’emigrazione dall’Emilia partirono in tanti.
Molti erano orsanti, ammaestratori d’orsi e di scimmie, tutti provenienti da Compiano, sull’appennino Parmense. Oggi vengono romanticamente descritti come “girovaghi, ciarlatani e domatori d’orsi e di scimmie, saltimbanchi da fiera di paese. Emigranti animati da spirito inquieto e d’avventura”, ma la sostanza era che, per evitare l’arresto per accattonaggio si erano “inventati” questo mestiere da circensi ante-litteram.
Giovedì 16 aprile alle ore 20,30 presso la sala video della Biblioteca in Palazzo SS.Salvatore a S.Giovanni in Persiceto, si terrà la conferenza organizzata dall’associazione “Insieme per conoscere” e aperta a tutta la cittadinanza sul tema dell’antica arte degli orsanti.
Relatore: Dott. Wolfango Horn, racconta-storie
appassionato di storia
e memoria del territorio.
Saranno presenti Silvia Bartolini, Presidente della Consulta degli
Emiliano Romagnoli nel Mondo, Marta Murotti, FILEF – Federazione italiana
lavoratori emigrati e famiglie, e Valeria Benaglia, Direttrice del Museo “Gli Orsanti”
di Vigoleno (PC).
