Nasce il premio fotografico alla memoria di Mario Dondero
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Nasce il premio fotografico alla memoria di Mario Dondero

Il Macof di Brescia premierà i reportage che meglio si avvicinano all'idea di "foto d'impegno civile" cara al grande fotografo

Mario Dondero
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10 Aprile 2017 - 12.46


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Nasce un premio alle memoria di Mario Dondero. L’iniziativa è del Ma.co.f – Centro di fotografia italiana di Brescia, che vuole in questo modo “celebrare il nome del grande fotografo recentemente scomparso, e di inaugurare un lavoro di mappatura dell’attuale produzione fotografica relativa all’ambito del reportage”. Il Premio, “Mario Dondero, dalla parte dell’uomo”, è aperto a tutti, dilettanti e professionisti, che possono partecipare con un lavoro inedito prodotto negli ultimi tre anni. “Il premio nasce come un omaggio a questo autore che ha saputo essere tenacemente controcorrente -spiegano gli organizzatori-, un omaggio alla cultura e alla dolcezza del suo sguardo, ed è destinato a chi, fra i fotografi attivi in questi anni, cerca di raccogliere il testimone del suo impegno e di portare avanti la sua visione della fotografia”.

Una giuria selezionata, composta dai due fotografi Gianni Berengo Gardin e Uliano Lucas, dallo storico della fotografia Walter Guadagnini, dall’art-director Gianluigi Colin, da Renato Corsini, in rappresentanza del Ma.Co.f, e da Maddalena Fossati Dondero in rappresentanza della famiglia Dondero, decreterà il vincitore a cui verrà donato un corrispettivo in denaro pari a 3 mila euro. Il modulo di iscrizione e il regolamento sono online sul sito www.macof.it. Le iscrizioni sono aperte fino al 14 giugno 2017. Scaduto tale termine la giuria si riunirà per stabilire il vincitore e per selezionare i lavori che, ricevendo menzione d’onore, formeranno la mostra collettiva mirata a illustrare la situazione attuale del genere del reportage. Il Premio Mario Dondero è inoltre inserito come evento nel più grande circuito del Brescia Photo Festival, festival della fotografia quest’anno alla sua prima edizione.

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Nel presentare il Premio, il Macof ricorda uno scritto di Mario Dondero degli anni ’80. “Mentre diventano sempre più labili i confini fra giornalismo e pubblicità, la fotografia testimonianza sta perdendo terreno nei confronti della fotografia spettacolo. Cresce magari la finzione tecnica, l’involucro estetico, ma si fa debole il discorso interiore. Il documento semplice e duro lascia il posto all’illustrazione elegante, alla macchia cromatica fine a se stessa. Quella che Willy Ronis chiama la ‘photo humaniste’, la ‘concerned picture’ cara a Simon Guttmann, la ‘foto d’impegno civile’, come la si è chiamata in Italia mi sembra perdere punti nei confronti di immagini nelle quali l’attenzione è volta ad altri temi, ad altri interessi”. Il premio Dondero si rivolge a chi tenta invece di portare avanti, in un diverso contesto storico e culturale, questa tradizione.

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