Che sia finalmente una misura concreta contro i falsi modelli di bellezza veicolati dalla società che portano giovanissime donne ad ammalarsi? Intanto la Francia dice basta a modelle filiformi in passerella ed entra oggi in vigore una legge che obbligherà le top model a fornire ogni due anni un certificato medico che attesti senza ombra di dubbio il loro stato di salute e la compatibilità con il mestiere della passerelle. E’ stata pubblicata oggi in Gazzetta ufficiale la cosiddetta legge ‘anti-anoressia’, attesa da tempo (il testo era stato votato a gennaio 2016) e mirata a “prevenire i disturbi del comportamento alimentare”, in particolare tra le giovani.
E non solo. Dal primo ottobre sarà obbligatorio inserire sotto le foto la dicitura “fotografia ritoccata”. La legge prevede inoltre l’obbligo di specificare sui messaggi pubblicitari se una fotografia sia stata “ritoccata” per migliorare o arrotondare le curve della modella ripresa.
L’obiettivo è chiaro, dicono al ministero della Salute parigino: “Evitare la promozione di ideali di bellezza impossibili e prevenire l’anoressia tra i giovani”. Nel certificato medico richiesto, si dovrà in particolare specificare l’indice di massa corporea (BMI), in sostanza il rapporto tra peso e altezza. Una precedente versione della legge che prevedeva una massa corporea minima per la professione aveva scatenato le proteste delle agenzie. Ora la misura adottata punta a evitare che le agenzie arruolino giovani donne troppo magre e denutrite nel nome del poter indossare tutto.