Addio a Stanley Greene, le sue foto raccontarono gli orrori delle guerre
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Addio a Stanley Greene, le sue foto raccontarono gli orrori delle guerre

Ha seguito il Darfur, il Ruanda e i Balcani: fece parte delle Black panters. Cinque volte vincitore del World Press Photo.

Staney Greene
Staney Greene
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19 Maggio 2017 - 21.58


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Il fotoreporter statunitense Stanley Greene, che attraverso i suoi scatti ha raccontato tante guerre e conflitti nel mondo, è morto oggi a Parigi all’età di 69 anni. Lo ha detto Clément Saccomani, direttore dell’agenzia Noor Images, di cui Greene era stato uno dei fondatori. Nato a New York, Stanley Greene fu prima pittore, poi impegnato nei Black Panters. Scoprì la fotografia con Eugene Smith. Fotografo di guerra per le agenzie VU e poi NOOR, ha seguito numerosi conflitti tra cui Darfur, Rwanda, Balcani.

Nel 1993 fu il solo a restare all’interno del parlamento russo assediato. Particolarmente noti i suoi reportage sulla Cecenia. Dal 1994 al 2001, il fotografo ha accumulato drammatiche testimonianze sul grado di sofferenza in quella parte del mondo, spesso rischiando la vita. Ogni volta, tornando a casa, Stanley Greene brandiva quelle sue foto come prove inconfutabili della tragedia in atto, denunciando l’indifferenza dell’Occidente.

Greene aveva vinto cinque volte il World Press Photo e molti suoi reportage fotografici avevano fatto il giro del mondo.

Da giovanissimo aveva militato nel movimento delle Pantere nere e si era schierato contro la guerra in Vietnam. Particolarmente apprezzati furono i suoi reportage della guerra in Cecenia, sulla caduta del muro di Berlino, sull’assalto al parlamento moscovita ordinato da Boris Eltsin. Ma Greene ha girato tutto il mondo ccollaborando con diversi giornali e riviste per seguire i conflinti in Afghanistan, Iraq, Libano.

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