L'ignoranza, unico valore condiviso da nuovi ricchi e nuovi poveri
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L'ignoranza, unico valore condiviso da nuovi ricchi e nuovi poveri

Negli ultimi 5 anni sono fuggiti per sempre dall'Italia più di 150.000 laureati e diplomati. Di questo passo, nel nostro paese alla fine rimarranno soltanto analfabeti e mentecatti.

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David Grieco Modifica articolo

25 Dicembre 2018 - 16.26


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Buon Natale a tutti.
Buon Natale nonostante la clamorosa orgia consumistica di quest’anno esplosa come una bomba a dispetto della povertà sempre più diffusa.
Buon Natale nonostante i migliaia di senzatetto, italiani e migranti, che dormono in strada nell’indifferenza generale.
Buon Natale nonostante le parole di indignazione di Papa Francesco che nessuno vuole ascoltare, a cominciare da quelli che vanno a messa solo per ipocrita dovere.
Buon Natale a tutti nonostante tutto.
Trascorse le feste, l’umanità verrà messa a dura prova come mai prima d’ora dai tanti psicopatici che oggi la governano. Per non parlare dell’emergenza climatica che sta mietendo vittime in tutto il pianeta.
Donald Trump sta allegramente spingendo gli Stati Uniti verso una crisi economica senza precedenti.
La situazione in Medio Oriente è più tesa che mai: la decisione di spostare l’ambasciata americana a Gerusalemme, le mire espansionistiche di Erdogan, l’accerchiamento dell’Iran, l’enorme arsenale dei cavernicoli regnanti di Arabia Saudita e Qatar, la nuova rivoluzione anti islamista che sembra sul punto di esplodere in Tunisia sono indicatori spaventosi, sintomi da fine del mondo.
L’unico dittatore ancora provvisto di materia grigia, il russo Putin, pochi giorni fa ha segnalato la probabilità sempre più concreta di una guerra nucleare perché mancano del tutto i deterrenti.
Cosa sono i deterrenti? Il deterrente sarebbe la politica, la capacità di mediazione della politica. Ma la politica non esiste più. La parola politica è diventata spregevole quanto la parola pedofilia. Giorni fa a Roma, un negoziante di cibi di lusso che proponeva a una ricca signora apparentemente borghese una pasta sopraffina fatta con la farina del Senatore Cappelli, cioè la migliore del mondo, si è sentito rispondere con sdegno dalla facoltosa buzzurra “io la pasta dei politici non la compro!”.
Gli italiani, una buona metà degli italiani, è ridotta così.
Straricchi o strapoveri, il loro unico valore condiviso consiste in un’ignoranza abissale, mai vista prima d’ora, prodotta dalla TV di Berlusconi che ha allevato nell’idiozia e nel menefreghismo almeno due se non tre generazioni di italiani.
Poveri e ricchi sono ormai coalizzati e cementificati contro i cosiddetti radical chic. Oggi, a quanto pare, chiunque abbia letto un libro in vita sua viene considerato radical chic.
Ieri, un’amica che stava esponendo un ragionamento su Facebook si è vista piombare addosso un grillino che l’ha accusata di “sfoggiare congiuntivi”. Sfoggiare congiuntivi? In un paese normale, uno che dice una cosa del genere verrebbe portato al Pronto Soccorso, cioè alla Scuola Elementare, in codice rosso. Da noi no. Da noi per la scuola si spende meno che in qualunque altro paese d’Europa, da noi uno che la pensa in questo modo, uno che crede che la Terra sia piatta, uno che sostiene che i bambini non vadano vaccinati facendo esplodere un’epidemia di morbillo, da noi uno così di questi tempi va dritto al governo del paese.
D’altra parte, tranne poche eccezioni che confermano la regola, in Italia una vera borghesia e una vera aristocrazia non le abbiamo mai avute. Basti pensare alla viltà e alla condotta sempre indecente dei Savoia, o alla turpe nobiltà creata di sana pianta, nei secoli, per puro tornaconto economico, dal Vaticano. Non dimentichiamo che in cambio di un miliarduccio di lire, è stato tumulato in chiesa come un Papa non solo qualche cialtrone come il Marchese del Grillo, ma persino il delinquente Renatino De Pedis, boss della Banda della Magliana.
La cosiddetta, apparente borghesia italiana di oggi è fatta di tangheri che hanno accumulato fortune incommensurabili grazie alla droga, alla criminalità organizzata, a qualunque tipo di malaffare, alla corruzione che dilaga ad ogni livello.
Ma molti poveri in Italia non sono stati da meno: hanno occupato le case per poi rivendersele, sono stati sempre refrattari a qualunque dovere rinunciando così a qualunque diritto, hanno sempre preferito dittatori o aspiranti tali, hanno sempre rinunciato a diventare cittadini per rimanere sudditi.
Brutti, sporchi e cattivi gli uni. Plastificati, depilati, e ancora più cattivi gli altri. Detestano la democrazia e sono tutti insieme appassionatamente seguaci del Nuovo Fascismo, uniti e compatti nell’ignoranza e ciechi di fronte alla sempre più iniqua e spaventosa differenza sociale che invece dovrebbe renderli antagonisti.
È impressionante notare quanti trogloditi fascisti siano usciti dalle fogne negli ultimi tempi. Come se fosse esploso tutto l’impianto fognario del paese. Basta guardare i loro nickname nella rete e le immagini legate ai loro profili, tutte a base di “Roma o Morte”, bandiere nere, fasci littori, saluti romani e busti di Mussolini, tutta roba che oggi si vende nelle edicole e nei negozi di souvenir meglio dei Pokemon.
Persino quel criminale psicopatico del Duce non era così. Mussolini predicava “libro e moschetto”, ma a quelli come Salvini è rimasto solo il moschetto perché non hanno mai aperto un libro.
Nel frattempo, negli ultimi 5 anni sono fuggiti per sempre dall’Italia più di 150.000 laureati e diplomati. Di questo passo, nel nostro paese alla fine rimarranno soltanto analfabeti e mentecatti.
Buon Natale e Buon Capodanno nonostante tutto.

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