Non è facile prevedere i risvolti economici che la nuova legislazione sul gioco d’azzardo produrrà nei prossimi mesi e in particolare dopo luglio 2019. La nuova Legge di Bilancio ha incrementato la tassazione per slot machines e video lotterie, rispettivamente del 1,35% e del 1,25%, oltre a ridurne il payout: sostanzialmente la percentuale di ritorno degli introiti destinati ai giocatori. Il settore delle scommesse a quota fissa su rete fisica andrà incontro ad un aumento del prelievo fiscale, mentre il comma 1098 prevede che dopo Dicembre 209 le autorizzazioni per gli attuali apparecchi di gioco non potranno più essere rilasciate e gli stessi dovranno essere dismessi entro l’anno seguente.
Queste misure da sole possono già comportare un cambiamento imprevedibile per un paese che al momento ricava più di un miliardo di euro al mese proprio dalla tassazione sul gioco d’azzardo. A preoccupare ancora di più è la situazione del gioco online, soprattutto dopo il divieto di pubblicizzare o sponsorizzazione qualsiasi forma di gioco d’azzardo, anche legale. Questo provvedimento potrebbe rivelarsi controproducente e spingere i giocatori verso piattaforme non autorizzate di gioco. Se venisse meno l’informazione sul gioco d’azzardo, dal momento che il divieto interessa qualsiasi forma di pubblicizzazione del gioco, anche indiretta, verrebbero a mancare le guide che oggi gli utenti utilizzano per muoversi nel mare di siti d’azzardo online. La sponsorizzazione di slot machine, roulette, poker e simili, permette agli utenti di riconoscere le piattaforme legali, dotate di regolare licenza rilasciata dall’AAMS, che sono poi i siti sicuri su cui poter giocare e ritirare le vincite seguendo il giusto iter.
Il CEO di Betnero, uno dei casino online italiani più popolari sul web, non nasconde la preoccupazione che deriva da queste nuove norme: “venendo a mancare la possibilità di poter pubblicizzare il gioco d’azzardo e guidare gli utenti interessati verso piattaforme sicure e legalizzate, rischiamo seriamente di andare ad incrementare il gioco in nero e le truffe online”. A questo poi bisogna aggiungere il rischio che queste misure possano allontanare molti degli operatori del settore dal momento che “ottenere una licenza come operatore di gioco d’azzardo in Italia non è facile, oltre ad essere molto costoso; questo divieto può spingere molti brand del gioco a rinunciare alla propria e abbandonare il mercato italiano, spostandosi verso porti più convenienti, con un conseguente impoverimento delle casse dell’Erario”. I siti di gioco con regolare licenza offrono un servizio di casino online che rispetta tutte le misure di sicurezza previste dai Monopoli di Stato e rappresentano oggi una delle maggiori fonti di guadagno per lo Stato. L’impatto che i nuovi divieti sul gioco possono produrre sul già delicato equilibrio del Paese, non è però facile da prevedere e bisognerà ancora attendere diversi mesi prima di poter capire con esattezza se questa manovra del governo porterà i frutti sperati o si creerà un ulteriore falla nel sistema.