"Non è una storia già scritta": Arcigay in prima linea contro la violenza sulle donne
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"Non è una storia già scritta": Arcigay in prima linea contro la violenza sulle donne

La campagna contro la violenza sulle donne lesbiche, bisessuali, trans e con disabilità sarà online da oggi

Lo spot di Arcigay
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22 Novembre 2019 - 15.18


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Da oggi verrà diffuso sul web uno spot che fa parte della campagna contro la violenza sulle done lesbiche, trans, bisex e con disabilità, organizzata da Arcigay in occasione della Giornata mondiale della violenza contro le donne. Il claim scelto per la campagna è “La violenza non è una storia già scritta. Insieme facciamo la differenza”. 
Lo spot rappresenta l’output del progetto “Femminili plurali irregolari”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il progetto si è articolato attraverso un percorso durato sei mesi che ha visto il coinvolgimento diretto di donne lesbiche, bisex, con disabilità e persone trans che hanno partecipato attivamente alla co-costruzione della campagna, attraverso discussioni on line e focus group.
Due i principali messaggi: “innanzitutto, c’è una violenza specifica che colpisce le donne lesbiche, bisessuali, donne trans e con disabilità. Una violenza dal nome proprio – lesbofobia, bifobia, transfobia e abilismo – e che assume sembianze diverse: il rifiuto in seguito al coming out; l’aggressione fisica o la violazione della percezione di uno spazio sicuro; la molestia sessuale o l’aspettativa di un rapporto sessuale non richiesto o non desiderato; il pregiudizio che ci fa credere che le persone con disabilità non abbiano diritto a una sessualità piena o a una relazione stabile”.
In secondo luogo, prosegue la nota “lo spot pone l’accetto sulla responsabilità collettiva che sta dietro al fenomeno della violenza: essa interroga tutte e tutti noi e abita il nostro quotidiano. Scegliere di non essere violenti, però, si può. Così come è nelle nostre mani la decisione – agita dalle donne protagoniste dello spot – di abbandonare la paura e vivere da persone libere”.
“Esiste un cambiamento possibile – commenta Natascia Maesi, responsabile politiche di genere nella segreteria nazionale di Arcigay – una rivoluzione che passa attraverso piccoli gesti quotidiani di amore, complicità, amicizia e rispetto per le altre e gli altri e che dobbiamo avere il coraggio di compiere”. 

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