C.I.R.M è una sigla che conosce bene chi lavora in mare. C.I.R.M è l’acronimo di Centro Internazionale radio medico, una delle grandi eccellenze del nostro Paese che da 85 anni cura, assiste, protegge e sostiene chiunque si trovi in mare. In tutti i mari del mondo: le grandi navi, i pescherecci, i migranti, i lavoratori delle piattaforme petrolifere, i diportisti e perfino il personale degli aerei.
Ieri con i marconigrammi, oggi con la Rete, i telefoni satellitari. Chiunque abbia un problema di salute, chiunque abbia bisogno di aiuto, non è solo con il C.I.R.M: basta chiamare il numero 390659290263 o inviare una email a telesoccorso@cirm.it
Dall’altra parte vi risponderà un vero e proprio ospedale a distanza. Uno staff medico in servizio h 24, 365 giorni l’anno. Un servizio assolutamente gratuito a differenza delle altre strutture di questo tipo presenti nel mondo che si attivano ma solo a pagamento.
Oggi il C.I.R.M. festeggia i suoi 85 anni di vita.
Era il 7 aprile del 1935 quando dal piroscafo Perla in navigazione nell’Oceano Atlantico, a largo di Dakar, giunse la prima richiesta di soccorso al C.I.R.M., la formidabile idea del professor Guido Guida, medico, scienziato e benefattore. Spiegano dal Centro, il cui primo Presidente fu Guglielmo Marconi, il padre della radio: “La nostra mission continua oggi più che mai anche per contrastare un nemico invisibile, il Covid 19, per tenere in vita una storia che è eccellenza italiana nel mondo, perché il nostro tricolore continui a sventolare accanto alla sigla C.I.R.M. perché la solidarietà tra i popoli sia realtà. Ora più che mai”.
Con oltre 100mila pazienti seguiti, con decine e decine di ricerche e studi, il C.I.R.M. prosegue nella propria opera di soccorso e assistenza telemedica.
Dal 7 aprile 1935 al 31 dicembre 2019 il C.I.R.M ha ricevuto o trasmesso più di un milione di messaggi medici, affrontato migliaia di operazioni aeronavali.
Il numero ragguardevole di casi curati pone il Centro, in termini di valori assoluti, al top mondiale delle strutture di assistenza sanitaria a distanza.
Nel 2002 il C.I.R.M., con decreto congiunto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministro della Salute, è stato formalmente designato quale Centro Italiano responsabile dell’assistenza telemedica marittima (T.M.A.S., Telemedical Marittime Assistance Service). Un lavoro senza riflettori portato avanti con abnegazione e sacrifici e con il supporto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Il servizio di assistenza è espletato da un numero variabile di medici che sono immessi in un servizio continuativo di guardia 24 ore su 24.
Il Medico di Guardia riceve il messaggio di richiesta dalla nave e fornisce le istruzioni del caso, fissando appuntamenti, più o meno ravvicinati, a seconda della gravità della patologia da assistere.
In caso di necessità il medico può avvalersi del parere di consulenti, specialisti nelle varie branche della medicina, che vengono interpellati in caso di patologie di notevole complessità o che richiedano una particolare specializzazione.
Per ogni paziente è compilata una cartella personale nella quale sono annotati i principali dati anamnestici. A seconda della gravità del caso e della posizione della nave, che viene periodicamente aggiornata seguendo la rotta, può essere consigliato al comandante di effettuare diversioni della rotta per sbarcare o far visitare il paziente nel porto più vicino dotato di attrezzature.
Dal C.I.R.M, che ha sede a Roma, concludono”: “Anche in questo momento di tenebre per l’umanità, il nostro Centro è accanto alla gente di mare, h24, per sostenere e curare chi è distante dalla terra, chi lavora tra le onde. Di questo siamo orgogliosi: del nostro essere italiani e parte di una comunità internazionale. Del nostro lavoro al servizio del bene comune”.
E allora buon compleanno C.I.R.M. A vele spiegate.