“Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro”. Sono le parole del Discorso all’Umanità, il bellissimo monologo finale del film del 1940 ‘Il Grande Dittatore’ di e con Charlie Chaplin. E sono queste le parole scelte dalla Lavazza per uno spot in cui, insieme alle parole dell’attore, scorrono immagini di un’umanità unita, felice e amorevole.
Concetti che ai fascio-sovranisti fanno letteralmente ribrezzo. Tanto che è partita una vera campagna di boicottaggio della Lavazza, con tanti commenti (cui si accompagnano, per fortuna, tanti altri a difesa dello spot) di odio nei confronti dell’azienda accusata di essere ‘buonista’, ‘gay friendly’ (nello spot ci sono due donne che si baciano) e ‘retorica’.
Meno male che non bevo caffè: non corro il rischio di dare soldi alla #Lavazza per ingurgitare un esotico intruglio, oltretutto pubblicizzato con uno spot che gronda insopportabile propaganda antifascista e antirazzista. Mi raccomando: acquistate sempre con coscienza patriottica.
— Paolo Sizzi (@granlombard) May 7, 2020
Ed anche #Lavazza ha fatto il suo spot #gender ed #multicolor…
Menomale che io bevo o #Illy o #Segafredo… pic.twitter.com/2OBZjpw5hp— Umberto (new profile) (@UmbertoNew) May 1, 2020
Sarà contenta la #lavazza che ne ha fatto il testimonial del suo spot globalista. https://t.co/cOxiWrEiFC
— Axi (@AxiaFel) May 7, 2020