Paolo Spada, chirurgo vascolare dell’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano), in un’analisi citata su Facebook nello spazio ‘Pillole di ottimismo’ curato dal virologo Guido Silvestri con un gruppo di camici bianchi e scienziati e dedicato a temi scientifici riguardanti il coronavirus Sars-Cov-2, ha sostenuto che “appare sicuro liberare il paziente dall’isolamento sulla base di criteri clinici, piuttosto che sulla ripetizione dell’esame del tampone, che può continuare a rilevare tracce non vitali di Rna per molte settimane. Ricordo che già da tempo molti paesi d’Europa (inclusi Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera e altri), adottano solo criteri clinici per rilasciare l’isolamento dopo Covid-19, mentre l’Italia mantiene ad oggi le procedure più strette e vincolanti, richiedenti doppio tampone negativo”.
L’esperto commenta le nuove raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità riguardo alle guarigioni e alla chiusura dell’isolamento per i pazienti. “Raccomandazioni – fa notare Spada – che ancora risalivano a gennaio, e includevano il doppio tampone negativo di controllo. Indipendentemente dal grado di severità dell’infezione, i nuovi criteri per dismettere i pazienti dalla quarantena, senza ripetere il tampone – riepiloga Spada – sono per i pazienti sintomatici 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, più almeno 3 senza sintomi e per i pazienti asintomatici 10 giorni dopo il tampone positivo”.
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