Secondo Massimo Clementi, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, “il focolaio è al tempo stesso un elemento positivo perché se viene da un contesto diverso, come è accaduto a Roma o in Toscana e si instaura in una situazione stabile, vuol dire che il sistema di controllo ha funzionato. È la spia che la medicina del territorio sta lavorando bene ed è vigile. I dati di oggi indicano proprio questo: la situazione è sotto controllo”.
“Questo lavoro sui focolai è quello che dovremmo fare anche nel prossimo futuro – aggiunge Clementi – risolverli e isolare i positivi, che nella maggior parte dei casi sono soggetti asintomatici. Dovremmo accompagnare in questo modo il virus alla porta e poi chiuderla. Ad oggi infatti non abbiamo un farmaco specifico e dobbiamo lavorare con grande attenzione sulla prevenzione. E poi – conclude il virologo – abbiamo anche il dato di oggi che 11 regioni sono con zero nuovi casi, l’indicatore che la situazione è buona”.
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