Entro la fine di novembre Pfizer potrebbe riuscire a presentare la richiesta, negli Stati Uniti, per l’uso d’emergenza del suo vaccino: la condizione è che si ottengano dati positivi sulla sicurezza e sull’efficacia nei test dell’ultima fase di trial.
Pfizer, società statunitense, sarebbe la prima a fornire un preciso orizzonte temporale per il vaccino, che sta sviluppando con la società tedesca BioNTech: l’impegno è quello di riuscire a creare 450 milioni di dosi entro la fine del 2021.
Gli Stati Uniti hanno ordinato 100 milioni di dosi, con l’opzione per altre 500 milioni; l’Unione europea ha ordinato 200+100 milioni di dosi. L’accordo con gli Stati Uniti vale 1,95 miliardi di dollari. Nel premercato a Wall Street, Pfizer guadagna il 2%, BioNTech il 3,46%.
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