Una grande personalità e un uomo che si è sempre battuto per i più deboli.
È morto all’età di 93 anni, nella città tedesca di Tubinga, il teologo, presbitero e saggista svizzero Hans Küng.
Nato a Sursee il 19 marzo 1928, Kung, oltre ad essersi dedicato anche allo studio della storia delle religioni, in particolare quelle abramitiche, era noto internazionalmente soprattutto per le sue posizioni in campo teologico e morale, spesso critiche verso la dottrina della Chiesa cattolica.
Noto soprattutto per il rifiuto del dogma dell’infallibilità papale, nel 1979 era stato costretto a lasciare la facoltà cattolica ed aveva continuato a lavorare come professore emerito di teologia ecumenica all’Università di Tubinga.
A dare la notizia della morte su Twitter la Fondazione Weltethos da lui fondata: “Il Global Ethic Institute piange la perdita del suo ispiratore e fondatore, Hans Küng. Ma il suo lavoro continuerà. È un onore per noi e resta nostro mandato continuare le idee e l’impegno di Hans Küng per i valori, la responsabilità globale e il dialogo”, si legge nel tweet della Fondazione.