Sul caso stava indagando la a Polizia postale del Molise.
Attraverso un incrocio di dati e di informazioni che hanno fatto insospettire più di qualcuno, la Polizia ha smascherato un truffatore seriale di 20 anni, originario di Andria (Bat).
Il giovane, fingendosi sacerdote, contattava alcuni parroci della provincia di Campobasso chiedendo somme di denaro per aiutare persone in difficoltà e intascava le offerte senza fare beneficenza.
Per rendere più credibile il suo status aveva anche messo una foto, vestito con abiti religiosi, sul suo profilo Whatsapp.
Il 20enne, denunciato per truffa, aveva messo a segno identici colpi anche in Liguria, Puglia e Basilicata.
Gli stratagemmi utilizzati per estorcere le somme di denaro erano molto toccanti e coinvolgenti.
In particolare, il giovane carpiva la fiducia di alcuni ministri di culto riportando alcune storie di giovani madri disoccupate, che non avevano più la possibilità di sfamare i loro bambini.
Con l’inganno, dunque, richiedeva delle ricariche poste-pay per fini caritatevoli.
In meno di sei mesi, il giovane, con lo stesso modus operandi, ha messo a segno numerose truffe in Molise, Liguria, Puglia e Basilicata.
Un ventenne è stato denunciato per aver finto di essere sacerdote per riscuotere le offerte
Il giovane si era messo in contatto con alcuni parroci della provincia chiedendo offerte per le persone in difficoltà, ma in realtà le intascava lui
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6 Aprile 2021 - 13.21
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