Tutto ciò che ruota attorno alla vita di Harry e Meghan, soprattutto dopo la rottura dalla famiglia reale, fa scalpore ed è oggetto di segreti e polemiche da parte della stampa oltremanica.
Nata la secondogenita Lilibet Lili Diana, sono scattate subito alcune supposizioni sulla scelta del nome.
Provocazione, scelta di marketing o segnale di riconciliazione? Lilibet per via del soprannome della sua bisnonna, Sua Maestà la regina; Diana come omaggio alla compianta nonna Diana, principessa del Galles. La scelta del nome della secondogenita del principe Harry e di Meghan Markle fa discutere.
Opinione pubblica e osservatori si dividono: c’è chi sottolinea come nella scelta vi sia un’implicita forma di mancanza di rispetto, in quanto la bambina raccoglie l’eredità onomastica di quella stessa famiglia che, fino a qualche settimana prima del parto, Harry e Meghan hanno bombardato con dichiarazioni shock.
Altri sono convinti che il nome possa essere una specie di “marchio”, nuova mossa di una coppia ormai ricercatissima dai media e protagonista di contratti milionari e progetti per la tv.
Infine, qualcuno spera che la scelta del nome sia un “ramoscello d’ulivo” da porgere alla royal family per mettere fine a tensioni che si protraggono da mesi.
Richard Kay, esperto di affari reali e amico di Lady D, è cautamente ottimista. “Quante volte i nuovi nati hanno portato alla riconciliazione delle famiglie in guerra? Il potere curativo della piccola Lili potrebbe essere vitale per risolvere la tristezza che alberga nel cuore della famiglia reale, derivata dalla frattura tra Harry e William. Ora che entrambi sono padri e conoscono le sfide che ciò comporta, l’arrivo di Lili offre un’opportunità unica.
I fratelli potrebbero iniziare ricordando a se stessi l’importanza che la madre dava al prendersi cura l’uno dell’altro, cosa che lei voleva continuassero a fare per tutta la vita”, scrive Kay.
“Certo, sarà difficile”, riflette l’esperto, “i fratelli sono separati da cinquemila miglia, sebbene tra loro ci sia molto di più della semplice distanza fisica. Potranno, nell’interesse dell’unità familiare, trovare un terreno comune che la nascita di un bambino può spesso fornire?”. Quanto al nonno Carlo: “Per il principe Carlo, che è stato in particolare ferito dalle affermazioni di Harry sul razzismo all’interno della famiglia – ci saranno sentimenti contrastanti: gioia per l’arrivo della sua seconda nipote, ma tristezza per il fatto che la vedrà poco proprio come Archie”.
Meno clemente il giornalista Piers Morgan che, come riportato dal Daily Mail ha criticato la scelta del duca e della duchessa del Sussex durante un programma televisivo australiano. Per Morgan il nome suona “abbastanza ironico” dopo che la coppia “ha distrutto la famiglia reale e la monarchia”, con le affermazioni delle ultime settimane.
Ricorderete, tra le varie, l’intervista rilasciata da Harry e Meghan nel mese di marzo ad Oprah Winfrey.
Tuttavia Piers Morgan afferma che la scelta del nome da parte della coppia potrebbe essere “un modo per riavvicinarsi ai reali e per mettere fine alla faida in corso. Penso sempre che quando nasce un bambino – ne ho avuti quattro anch’io – sia scortese vedere le cose da un’angolazione negativa”.
Una pioggia di commenti alla scelta del nome è arrivata anche tramite social network: “Ottima scelta di marketing”, “Okay Diana, ma scegliere come primo nome il vezzeggiativo con cui viene chiamata la Regina dopo averne dette di tutti i colori sulla famiglia reale mi sembra un filo inopportuno” sono solo alcuni dei commenti circolati online.
Intanto sulle testate britanniche circolano indiscrezioni secondo cui il dominio internet “LilliBetDiana.com” – ora in vendita al miglior offerente tramite il servizio di web hosting GoDaddy – sia stato creato tre giorni prima che Meghan Markle e il principe Harry annunciassero l’arrivo della loro secondogenita. Insomma: un nome iconico, che è già un potenziale marchio.