Teresa Cherubini, figlia di Lorenzo – che negli anni abbiamo imparato a conoscere come Jovanotti – ha superato la sua sfida più importante: quella contro il cancro.
“Mia figlia Teresa ha sconfitto il tumore. Le mie gambe cedevano, ma lei con la sua forza mi ha sorpreso”. A raccontarlo, con la voce colma di emozione, è Jovanotti, parlando alle pazienti dell’Istituto Europeo di Oncologia giunte da tutta Italia per l’annuale riunione ‘Ieo per le donne’, voluta dal compianto professor Umberto Veronesi e riproposta ogni anno (a parte i due anni e mezzo di interruzione a causa del Covid).
Lorenzo Cherubini non si è solo esibito sulle note dei suoi successi, ma ha soprattutto raccontato la propria esperienza col cancro, quella che lo ha coinvolto come padre. “Qualche anno fa mia figlia Teresa ha scoperto di avere un nodulo al seno e allora ho fatto una telefonata all’Ieo. Mi hanno passato Paolo Veronesi. Allo Ieo ho trovato degli amici. Poi per fortuna il nodulo si è dimostrato non preoccupante: un fibroadenoma. Si dice così, no? Ormai conosco anche questi termini”, ha raccontato Jovanotto. Ma un paio di anni dopo Teresa ha scoperto di avere un linfonodo che le faceva male: “Siamo andati da un infettivologo, che le ha fatto fare un esame e mi ha detto di essere un po’ preoccupato e consigliato di fare ulteriori accertamenti. Quindi ho richiamato Paolo. Ed è cominciata un’avventura: sono stati mesi difficili”. Si trattava di linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico.
Oggi Teresa ha 22 anni e, racconta il padre, “sta bene: la malattia è scomparsa e lei ha ripreso la scuola. Comincio a rendermi conto in maniera un po’ più razionale di tutto quello che è successo, degli incontri che ho fatto, delle scoperte che ho fatto rispetto alle persone vicine a me, alle mie due ragazze, mia moglie e Teresa, che hanno affrontato questo viaggio con una forza che mi ha sorpreso. Io credevo di essere quello forte del gruppo e invece ero quello che aveva le gambe che cedevano”, ha aggiunto il cantante.
“Quello che io ho imparato da padre, in quel momento, da essere umano coinvolto direttamente, è che queste cose si affrontano, oggi con strumenti molto più avanzati, evoluti, complessi, un giorno alla volta, con un obiettivo davanti, pensando al futuro, ma – ha sottolineato l’artista – con coraggio, con speranza e con fiducia. Queste sono le parole fondamentali. Ma ne aggiungerei una, forse un po’ più astratta ma necessaria, con l’amore”.
“So che cosa state passando – ha detto Jovanotti rivolgendosi alle donne in sala – che questa è un’avventura per la quale l’obiettivo è uscirne più forti, dal punto di vista interiore e anche dal punto di vista fisico. Certo, siamo più vulnerabili. Ma la vulnerabilità di per sé non è un fatto che ci rende deboli, ci rende più umani, più consapevoli e quindi anche più forti”.