Liliana Segre è un simbolo della lotta all’antisemitismo, e quest’anno il suo nome era stato addirittura accostato al Quirinale come proposta per essere la prima presidente della repubblica donna.
“Chi salva una vita salva il mondo intero”. La citazione dal Talmud, testo sacro dell’ebraismo, è riprodotta su tanti memoriali di chi ha aiutato ebrei, slavi, neri, oppositori politici, rom e sinti, testimoni di Geova, omosessuali e disabili. Ed è il titolo del convegno che si terrà ad Aosta, organizzato dall’amministrazione regionale in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea, nel Giorno della memoria, giovedì 27 gennaio. L’appuntamento è alle 9 nel salone Mario Ida Viglino del Palazzo regionale. L’incontro si intitola “Chi salva una vita salva il mondo intero. Violenza e non violenza di fronte alle persecuzioni e allo sterminio (1938-1945)” ed è rivolto alle scuole superiori della Valle d’Aosta.
“Vuole essere un momento di riflessione, di condivisione e di trasmissione delle conoscenze attorno a questo periodo epocale che ha visto l’emanazione, da parte dei regimi fascista e nazista e collaborazionisti, di decreti speciali e, durante la Seconda Guerra Mondiale, la deportazione per motivo, cosiddetto razziale, in tutta Europa di ebrei, ristretti nei campi di sterminio.
Stessa sorte fu riservata agli zingari di varie aree europee, gli Zigenauer”, si legge in una nota. Regione e Istituto storico hanno voluto rendere omaggio a Liliana Segre, senatrice a vita deportata adolescente da Milano ad Auschwitz con il padre Alberto.
Il convegno sarà aperto dagli interventi istituzionali del presidente della Regione, Erik Lavevaz, dell’assessore all’Istruzione, all’Università, alle Politiche giovanili, agli Affari europei e alle Partecipate, Luciano Caveri, e del presidente dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta, Francesco Stévenin.
I lavori saranno introdotti dalla direttrice dell’Istituto, Vilma Villot. Paolo Momigliano Levi, ricercatore e saggista, autore dell’opera “Passaggi. Ebrei in Valle d’Aosta” (Le Château editore), illustrerà la situazione in cui si trovavano gli ebrei in Valle nel periodo tra il 1941 e il 1945; a seguire, interverranno Pier Giorgio Crétier, ricercatore, sul tema “i Giusti fra le Nazioni della Valle d’Aosta” per l’aiuto disinteressatamente prestato a famiglie e a ebrei perseguitati, con la citazione dei Giusti don Cirillo Perron di Courmayeur, monsignor François Alliod di Saint-Vincent e il medico Osvaldo Salico di Saint-Vincent e Maria Teresa Milano, dottore di ricerca in ebraistica e autrice, sul tema “Il coraggio di salvare”.
Daniela Muraca, direttrice del Centro internazionale di studi Primo Levi di Torino, concluderà il convegno con una riflessione sulla “Solidarietà negata, vietata, rotta” nel racconto del disumano in “Se questo è un uomo”.
L’incontro di studio sarà trasmesso in diretta anche sul canale YouTube della Regione. Per accedere alla sala Viglino è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 ed essere in possesso del Green pass rafforzato.
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