“In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra. Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada e supplichiamo Dio più intensamente. Rinnovo a tutti l’invito a fare del 2 marzo una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina, stare vicino alle sofferenze del popolo ucraino, sentirci tutti fratelli e implorare a Dio la fine della guerra. Chi fa la guerra dimentica l’umanità”. Lo ha detto il Papa, dopo l’Angelus, davanti ai fedeli e ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Chi fa la guerra “non guarda alla vita concreta delle persone, mette davanti a tutto – ha continuato – gli interessi di potere, si affida alla logica diabolica e perversa delle armi che è la più lontana dalla volontà di Dio e si distanzia dalla gente comune che vuole la pace e che in ogni conflitto è la vera vittima che paga, sulla propria pelle, le follie della guerra“. E ancora: “Non dimentichiamo le guerre in altri parti del mondo come Yemen, Siria, Etiopia – ripeto: tacciano le armi”.
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