Il cardinale Czerny: "Che arrivino a Lesbo dall'Africa o un Ungheria dall'Ucraina i profughi sono il volto di Cristo"
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Il cardinale Czerny: "Che arrivino a Lesbo dall'Africa o un Ungheria dall'Ucraina i profughi sono il volto di Cristo"

Da quando è stato creato cardinale, Michael Czerny indossa una croce pettorale ricavata dal legno di un barcone di migranti naufraghi nel Mediterraneo.

Il cardinale Czerny: "Che arrivino a Lesbo dall'Africa o un Ungheria dall'Ucraina i profughi sono il volto di Cristo"
Il cardinale Michael Czerny
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9 Marzo 2022 - 18.59


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La guerra è guerra e non ha colore. Chi scappa dalla guerra e dalle violenze scappa dalla guerra e dalle violenze ed è un errore fare distinzioni tra rifugiati di serie A e di serie B.

Che arrivino a Lesbo dal nordafrica o dalla Siria, o in Ungheria scappando dall’Ucraina in guerra, i profughi sono il volto di Cristo sulla Croce. Siamo chiamati a far nostro il loro dolore”. Così su Twitter il cardinale Michael Czerny, inviato dal papa in Ucraina.

Da quando è stato creato cardinale, Cerny indossa una croce pettorale ricavata dal legno di un barcone di migranti naufraghi nel Mediterraneo.

Nato nell’allora Cecoslovacchia, il porporato gesuita raccontò anni fa a Vatican News che la nonna materna, Anna Hayek, il marito Hans e i due figli, sebbene cattolici, vennero internati nel campo di concentramento di Terezin a causa delle origini ebraiche dei loro antenati. Lei morì ad Auschwitz alcune settimane dopo la fine della guerra. Tra le sue opere, un dipinto su vetro della “Fuga dall’Egitto”.

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Anche la madre, Winifred Hayek Czerny, venne internata in campo di concentramento a Terezín, mentre al padre, Egon Czerny, non avendo discendenza ebraica, fu risparmiato il campo di concentramento, ma fu messo nel campo di lavoro forzato di Postoloprty per gli ultimi otto mesi della guerra, a causa del suo rifiuto di divorziare da mia madre. La famiglia si trasferì successivamente in Canada dove Michael Czerny prese la cittadinanza.

E’ sempre Czerny, quale segretario della della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ad aver promosso la statua in bronzo “Angels Unwares”, angeli inconsapevoli, che si trova in piazza San Pietro e rappresenta un gruppo di profughi che fugge: opera realizzata dallo scultore canadese Timothy Schmalz raffigurando nei volti dei veri profughi – tratti da foto, immagini, ritratti – di persone in fuga di diverse epoche storiche e luoghi geografici: ebrei che fuggono dalla Germania nazista, musulmani che fuggrono dalla Siria, una donna che fugge dalla Polonia comunista, un ragazzo irlandese che fugge dalla carestia.

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