Sebbene la guerra in Ucraina abbia per ovvie ragioni monopolizzato l’attenzione mondiale, l’emergenza Covid non è affatto finita. E in Europa, allertano gli esperti, è cominciata una nuova ondata, visibile nell’impennata dei contagi che si registra già in modo allarmante in Germania e in Olanda e di cui si cominciano a sentire i primi effetti anche in Italia.
Il problema è che non si capisce il motivo di questo aumento: le ipotesi spaziano dal rilassamento più o meno generale delle restrizioni fino al calo della protezione vaccinale. Non si esclude la possibilità che questi fattori concorrano insieme.
Nonostante l’aumento dei casi però, nessun paese europeo è in allerta. In Italia lo stato di emergenza, attivo da marzo 2020, finirà il 31 marzo 2022 ma anche da noi i contagi sono in crescita. Bisognerà attendere ancora una decina di giorni per vedere se all’aumento dei contagi corrisponde anche un aumento dei ricoveri e delle terapie intensive, per fortuna ancora in fase calante.
A comportare questo aumento è la variante BA.2, una sottovariante di Omicron che è addirittura più contagiosa della variante originale. Si tratta, se i dati venissero confermati, del virus più contagioso mai apparso sul pianeta Terra: una sola persona può contagiarne altre 15.
Non sappiamo quanto sia diffusa BA.2 in Italia. La buona notizia è che non ci sono prove che BA.2 sia anche più resistente ai vaccini: quindi chi ha ricevuto tutte e tre le dosi è altamente protetto contro l’infezione anche se, come sappiamo, il vaccino non assicura l’immunità totale.
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