Maurizio Sanguinetti, docente di microbiologia all’università Cattolica, ha dichiarato che l’uso dei tamponi rapidi ‘fai da te’ “è causa sicuramente di una sottostima degli attuali contagi Covid. La registrazione di queste infezioni non è infatti automatica e non entra nei sistemi di monitoraggio che noi continuiamo ad alimentare con il numero di infezioni notificate. Se la persona che fa il test a casa e risulta positiva non procede a nessuna notifica, non avverte per esempio il suo medico o il datore di lavoro, il contagio resta invisibile”.
“In questi casi – evidenzia – tutto è affidato alla responsabilità personale, anche per l’autoisolamento, necessario per non far circolare ulteriormente il virus”.