Parola alla sociologia, alla psicologia sociale, alla psicologia e forse anche alla psichiatria.
Le frontiere del complottiamo non finiscono mai di stupirci, a tutto vantaggio dello sfascismo, ossia di tutti i segmenti sociali anti-sistema che vivono di rancore, di odio, di marginalità e di paranoia
Adesso le notizie sulla siccità hanno scatenato i complottisti del web.
Su Twitter e Telegram, in particolare, l’emergenza viene definita una “truffa”, “un modo per scroccarci altri soldi” inventato dal governo, che è “bugiardo”, e dai media (“venduti”). Lo riporta l’Agi.it, ma leggendo tweet e messaggi vari sui social non è difficile imbattersi in un negazionista della siccità. “Non esiste alcuna siccità. Solo un anno un po’ più secco del solito! Basta con ste stron****!”: è solo uno degli ultimi.
I no-siccità se la prendono con Mario Draghi perché sarebbe lui ad alimentare una finta emergenza, ma anche con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e con quello del Veneto, Luca Zaia. “Le dighe sono colme, quindi stanno trattenendo l’acqua alla fonte per creare siccità e rovinare i vostri raccolti. L’acqua c’è ma Attilio Fontana vi chiude i rubinetti, andate a verificare e postate ovunque le prove, possibilmente coi droni” è un commento apparso sul gruppo Telegram “Libertà di espressione”.
“L’immagine risale al 2017 e lo abbiamo beccato anche questa volta” è invece un commento a un post di Zaia che mostra il Po sofferente. Secondo l’Agi.it, da Twitter si evince che i no-siccità spesso sono anche negazionisti del Covid, della guerra in Ucraina e del cambiamento climatico. Ossia la nuova destra trumpiana e putiniana che ha negli esaltati una delle gambe del loro consenso.
In un altro caso è stato messo in rete il filmato di un fiume in piena (non recente, ndr) sostenendo che era un affluente di Po: ergo anche la secca del Po è una truffa. Come se non ci fossero centinaia di migliaia di italiani che ogni giorno possono constatare la secca.