I cambialemti climatici? Sì. Alcuni esemplari di scultori oscellati, degli squali appartenenti alla specie Hemiscyllium ocellatum, hanno sviluppato la capacità di spostarsi sulla terraferma per sfuggire al riscaldamento dell’Oceano Pacifico.
Questo comportamento, descritto sulla rivista Integrative and Comparative Biology, è stato analizzato dagli scienziati della Florida Atlantic University (FAU).
Gli scultori oscellati, spiegano gli autori, possono crescere fino a un metro di lunghezza e ora stanno attraversando un percorso evolutivo in risposta ai cambiamenti climatici e alle alterazioni della temperatura nella barriera corallina dell’Oceano Pacifico.
Il team, guidato da Marianne Porter, ha esaminato le dinamiche di spostamento degli squali e il modo in cui utilizzano le pinne, quantificando la cinematica del corpo assiale, la velocità, l’ampiezza e la frequenza del movimento della coda. «La letteratura scientifica – afferma Porter – suggerisce che questa specie abbia sviluppato degli adattamenti per sopportare alcune delle difficili circostanze per il XXI secolo.
Gli squali oscellati sono stati osservati nelle acque al largo dell’Australia settentrionale e dell’Indonesia e si sono evoluti per utilizzare le loro quattro pinne laterali per spingersi sul fondo del mare». «Queste abilità potrebbero essere la chiave per la sopravvivenza degli animali – aggiunge l’autrice – ma possono anche essere correlati alle prestazioni fisiologiche. Gli squali oscellati sono in grado di spostarsi in ambienti caratterizzati da scarsi quantitativi di ossigeno».
I ricercatori. Stando a quanto emerge dall’indagine, non si riscontrano particolari differenze nella cinematica degli oscellati appena nati e adulti.
«Questi dati – commentano gli autori – suggeriscono che la locomozione negli squali giovani non è influenzata dalla forma del corpo, dato che le meccaniche di movimento risultano simili indipendentemente dall’età dell’animale. Lo studio della locomozione degli squali ci consente di comprendere la capacità di questa specie di muoversi all’interno e all’esterno dei propri habitat».