Pandemia, quali strategie? «In linea di massima non ha senso rivaccinare oggi contro Covid le persone che hanno già fatto la quarta dose» nei mesi scorsi. «Ha senso vaccinare chi dovrebbe farla e non l’ha ancora fatta, andando ad estendere sempre di più questa vaccinazione. Le persone che il secondo booster lo hanno fatto a maggio non sono tante. E qui si entra in un discorso che è un campo minato: quello, cioè, dell’eventuale decisione in merito al dosaggio degli anticorpi e alla valutazione reale della risposta» immunitaria. «Questo però è un problema sul quale non si riesce ad avere un accordo, perché il test sierologico rappresenta un costo e si discute se al costo corrisponda un effettivo beneficio. Io non avrei dubbi. Sono da tempo dell’idea che dovevano essere sviluppate iniziative che ci portassero a fare questo tipo» di screening.
E’ la riflessione di Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Mentre sono già aperte le prenotazioni per fare il booster con i vaccini aggiornati (i bivalenti mirati al ceppo Wuhan di Sars-CoV-2 e a Omicron 1) seguendo le priorità indicate nell’ultima circolare ministeriale, è stato invece chiarito che al momento è escluso un nuovo richiamo (sarebbe una quinta dose) per i fragili e gli over 80 che avevano risposto subito alla chiamata per il secondo booster nei mesi scorsi. Un chiarimento che aveva sollevato alcune perplessità. Per esempio si è detto sorpreso da questa linea monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Commissione per la riforma della assistenza sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana. «Chi ha fatto la quarta dose in tempi recenti non ha senso che si risottoponga immediatamente a quest’altra vaccinazione. Sono d’accordo sul fatto che i tempi e le distanze fra le varie vaccinazioni vadano mantenuti», chiarisce Galli.
«Certo quest’ultima vaccinazione» con booster aggiornati «coprirebbe di più. Ma non siamo ancora nel pieno dell’inverno – ragiona l’infettivologo – Siamo in una situazione in cui, al primo giro, non si reputa necessario o significativamente utile che chi ha fatto le quattro dosi ne faccia una quinta. Questa è una prima considerazione. Il che finirà per facilitare chi ha ritardato la quarta dose per farne una più aggiornata. Ma ai fini dell’inquadramento generale del problema, cambia abbastanza poco. Io non sono contrario dunque a questo ordine di posizione, credo sia corretto dire che chi ha già le quattro dosi può attendere. Ritengo che si possa aspettare e valutare se come e quando eventualmente fare una quinta dose con queste caratteristiche».