Siena, un festival per la salute dei cittadini
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Siena, un festival per la salute dei cittadini

Paolo Amabile, uno degli ideatori del Festival della Salute che si terrà dal 24 al 27 novembre spiega, in questa intervista, qual è il significato della Rassegna. Tante le iniziative che si svolgeranno in città con la partecipazione delle scuole e delle maggiori istituzioni locali.

Siena, un festival per la salute dei cittadini
Accademia dei Fisiocritici - una delle tante location del Festival
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14 Novembre 2022 - 15.27 Culture


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 di Manuela Ballo

Dal 24 al 27 novembre si terrà, a Siena, la XV° edizione del Festival della Salute. A ideare e dirigere il Festival sono Paolo Amabile e Mario Di Luca che, in questi mesi, hanno costruito con una pazienza “certosina” un programma intenso e variegato. Nato in Versilia, questo appuntamento si è trasferito da alcuni anni a Siena, luogo che nello sviluppo della medicina e della ricerca biomedicale ha una sua ricca storia e una sua persistente vivacità creativa. A specificare meglio il significato del Festival stanno le importanti parole che lo connotano: ricerca e innovazione per la salute del futuro.  Del Festival, dei suoi contenuti, ne parliamo con uno dei due ideatori, Paolo Amabile.

Parto proprio dal significato di questa edizione del Festival: in cosa si differenzia dagli altri appuntamenti, sulla carta simile, che si stanno svolgendo altrove? Perché dovrebbe esser rivolta una particolare attenzione al programma che avete predisposto?

ll festival della Salute si differenzia dai tanti appuntamenti che si tengono nel nostro paese per il fatto che si rivolge direttamente ai cittadini. E’ nato e continua a proporsi come evento che focalizza i vari aspetti della prevenzione in salute. E mette al centro il tema della corretta comunicazione e informazione scientifica.  Abbiamo ancora sotto gli occhi quello che è successo in occasione del Covid: tutti virologi, tutti in grado di dire cosa occorreva fare. Un paese dove tutti eravamo medici in grado di dire cosa era meglio fare. Così non va bene. Occorre rimettere a posto le cose. Dobbiamo fare di tutto e di più per garantire una corretta informazione scientifica.

Per costruire un percorso così complesso avete avuto rapporti articolati con le competenze e gli operatori nazionali dei settori  sanitari e con le discipline più diverse. Ma mi pare di capire che decisivo sia stato il rapporto con le istituzioni del territorio.

Ci tengo a sottolineare l’importante contributo dato alla realizzazione del programma quest’anno. In primo luogo da parte dell’Amministrazione comunale e dell’assessore Francesca Appolloni. Poi dall’Ospedale Le Scotte e della sua direzione generale e dell’ufficio stampa. Poi da parte dell’Università Senese e del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive. E poi Toscana Life Sciences. Senza trascurare nessuno. Un apporto  prezioso, competente e di assoluto valore scientifico. Passo dopo passo il Festival sta assumendo una dimensione e un profilo straordinario. Siamo sulla strada giusta per farlo diventare il più importante evento sulla salute per tutti. E Siena può diventarne la capitale.

Sono molti i luoghi della città che saranno interessanti all’iniziativa. È vero che Siena ha un centro storico prezioso e raccolto, ma non c’è il rischio di una relativa dispersione?

No nessuna dispersione. Si tratta di una valorizzazione di importanti luoghi della città. Tanti festival importanti in Italia si svolgono in maniera diffusa e Siena ha tutto per fare altrettanto e anche meglio.

Il programma prevede visite alle aziende e ai luoghi del territorio che lavorano per la scienza, la ricerca e l’innovazione per la salute. Una programmazione riservata alle scuole. È un modo del tutto nuovo di avvicinare giovani e giovanissimi ai temi della salute. Come avete pensato e preparato questo aspetto particolare del programma?

Abbiamo pensato a ciò di importante che ha questo territorio in tema di salute: dal Toscana Life Sciences a importanti laboratori di robotica, di intelligenza artificiale. E poi a un ricco distretto farmaceutico. Voglio sottolineare che tutti si sono resi disponibili con entusiasmo. E’ un modo originale anche per orientare i ragazzi delle scuole verso scelte future, scelte che ne segneranno la loro  vita studentesca e professionale.

Oltre ai tanti confronti tra medici, ricercatori e amministratori ci  saranno anche momenti di appuntamenti di massa per far capire l’importanza della prevenzione e della  cura?

Certamente. Voglio segnalare in particolare la mattinata della domenica. Abbiamo coinvolto Trenitalia che ha collaborato per l’occasione all’organizzazione del “Treno per la Salute”. Un treno che partirà dalla stazione di Firenze per arrivare a Siena dove ad accogliere i visitatori in piazza Rosselli vi sarà un villaggio della salute per offrire ai cittadini l’opportunità di fare una serie di screening gratuitamente. Per l’occasione alcune associazioni di volontariato della città e della regione, terranno loro postazioni e con personale medico sanitario gestiranno visite gratuite per i cittadini. Difficile ringraziare tutti quelli che collaboreranno per questo appuntamento. Ma oltre alle visite mediche, sarà possibile ascoltare musica proposta dai ragazzi del Liceo Piccolomini da radio Bruno; fare un viaggio nel virtuale e nella realtà aumentata grazie a Toscana Life Sciences. Si terrà un importante Agorà della prevenzione con la partecipazione di medici ma anche di personaggi televisivi quali Ivan Zazzaroni e Carolyn Smith da Ballando con le Stelle. E poi ballo della scuola di danza Tuttifrutti che coinvolgerà ragazzi disabili dell’Associazione “Se mi aiuti ballo anche io”. Una mattinata di festa per ricordare l’importanza della prevenzione.

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