La destra reazionaria dopo aver strizzato l’occhio ai no-vax e fatto felice la galassia negazionista e anti-scientifica ora cerca di mettere le mani anche sull’Agenzia del farmaco.
La denuncia è della senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in commissione Affari sociali a Palazzo Madama ed ex sottosegretaria alla salute.
«Con un colpo di mano, Fratelli d’Italia e Forza Italia si apprestano, senza alcun confronto, a mettere le mani su Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, proponendo l’abolizione della figura del Direttore Generale e l’accorpamento delle commissioni prezzi e tecnico scientifico in un unico organismo. Si tratta di emendamenti «sbucati» dal fascicolo relativo a Nato e SSN Calabria che mettono in discussione il modello dell’Agenzia nata dopo «farmacopoli» che prevedeva una forte indipendenza scientifica con un controllo politico istituzionale (divisione tra Direttore Generale, garante di questa indipendenza, e Presidenza/Consiglio di amministrazione, che invece esercita funzione di indirizzo e controllo). Se si elimina uno dei due soggetti (il Direttore) va ripensato tutto il sistema degli equilibri e della indipendenza della valutazione tecnico scientifico. Ma ancora più grave del merito risulta il metodo. Non si fa una riforma per emendamento. Aifa va rafforzata e per raggiungere questo risultato bisogna avviare una discussione approfondita con i vari esponenti della comunità scientifica, istituzionale e delle imprese con cui l’Agenzia si confronta quotidianamente. Chiediamo dunque al presidente della commissione lavoro welfare e salute di non procedere a riformare con un emendamento nascosto in un provvedimento del tutto estraneo per materia l’agenzia del farmaco».
Così la senatrice Sandra Zampa L, capogruppo Pd in commissione Affari sociali a Palazzo Madama.