La Cina finalmente guarda oltre: rinuncia a monitorare gli asintomatici
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La Cina finalmente guarda oltre: rinuncia a monitorare gli asintomatici

Le autorità cinesi rivolgono un appello alla popolazione, domandando di non chiedere più assistenza sanitaria d'emergenza a meno che non sia strettamente necessario

La Cina finalmente guarda oltre: rinuncia a monitorare gli asintomatici
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14 Dicembre 2022 - 11.24


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Tenere traccia dei contagi da coronavirus è diventato impossibile. Lo ammettono le autorità cinesi, mentre a Pechino si registra un vero e proprio boom di casi dopo la rimozione delle restrizioni dettate dalla politica zero-Covid. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha annunciato che nei bollettini quotidiani non verranno più registrati i casi asintomatici e ha rivolto un appello alla popolazione, domandando di non chiedere più l’assistenza sanitaria d’emergenza a meno che non sia strettamente necessario. Parallelamente prosegue la lotta al contagio con l’introduzione di una seconda dose di richiamo per gli anziani e i fragili.

Il britannico Guardian riporta che, nella giornata di martedì 13 dicembre, le autorità hanno segnalato in via ufficiale soltanto 2.291 casi sintomatici in tutta la Cina, in contrasto con le segnalazioni di residenti e servizi sanitari di infezioni dilaganti, in particolare a Pechino. “Le autorità sanitarie hanno anche posto fine ai test di massa e ai test regolari obbligatori che erano i pilastri della politica zero-Covid. Di conseguenza, i rapporti giornalieri ufficiali sono diventati una misura sempre più imprecisa dell’epidemia”, scrive la testata inglese. Il China Daily riporta che nell’ultima settimana gli ospedali della capitale hanno registrato un aumento di sei volte delle prestazioni mediche e di sedici volte per quanto riguarda episodi di febbre. Secondo i media statali, anche il vice premier Sun Chunlan parla di nuove infezioni “in rapida crescita” nella capitale. 

Li Ang, vicedirettore della Commissione sanitaria municipale di Pechino, ha dichiarato ai media che il 9 dicembre ci sono state 3mila chiamate ai servizi medici di emergenza, sei volte di più rispetto alla media. Il Guardian cita poi diversi abitanti di Pechino che parlano di amici, colleghi e intere famiglie malata di Covid. Dipendenti di aziende, scuole e ambasciate hanno parlato di enorme numero di colleghi che sono a casa malati di virus o che si prendono cura dei familiari. James Zimmerman, un avvocato di Pechino, ha dichiarato su Twitter che il 90% delle persone del suo ufficio è attualmente malato Covid.

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