Il calo segue a 4 settimane di aumento: +4,6% il 13 dicembre, +15% il 6 dicembre, +19,5% il 29 novembre e +24% il 22 novembre.
È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso del 20 dicembre. Nella settimana monitorata sono in calo solo i ricoveri nei reparti ordinari: -10,8%. Mentre nelle terapie intensive si nota un incremento dei pazienti, +13,2%: di questi il 18,6% non è vaccinato e ha un’età media di 61 anni, rispetto ai 73 anni dei soggetti vaccinati in rianimazione.
Analizzando il dato complessivo solo il 38% è ricoverato Per Covid, ovvero perché ha sviluppato la malattia da Covid con insufficienza respiratoria o polmonite. E più del 80% di questi pazienti ricoverati per Covid non ha ricevuto la prevista dose di richiamo negli ultimi 180 giorni, nonostante si tratti di soggetti di età superiore a 60 anni e con fragilità.
Nei reparti ospedalieri il 62% dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2 rientra nella categoria Con Covid, ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. Un andamento che si mantiene pressoché costante nelle ultime settimane e ha permesso nel 72% dei casi agli ospedali di trattare questi pazienti Con Covid in “bolle”, ovvero stanze di isolamento nei reparti ordinari.
“Al momento la buona notizia – commenta Giovanni Migliore, presidente della Fiaso – è che nonostante le temperature abbiano cominciato a scendere non c’è stata una accelerazione dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2. Bisognerà aspettare le prossime rilevazioni per capire se l’andamento sarà confermato e soprattutto in vista del Natale occorre non abbassare la guardia”.